AH! SI CANTI
Anno: 1842
Gruppo:
Testo: Giovanni Melchiorre BoscoMusica: (Anonimo)
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Ah! si canti in suon di giubilo,
Ah! si canti in suon d'amor.
O fedeli,è nato il tenero
Nostro Dio Salvator.
Oh come accesa splende ogni stella:
La luna mostrasi lucente e bella
e delle tenebre squarciasi il vel.
Schiere serafiche che il ciel disserra
Gridan con giubilo:
sia pace in terra!
Altre rispondono: sia gloria in ciel
Vieni, vieni, o pace amata,
Nei cuor nostri a riposar.
O bambino in mezzo a noi
Ti vogliamo conservar!
Ah! si canti in suon d'amor.
O fedeli,è nato il tenero
Nostro Dio Salvator.
Oh come accesa splende ogni stella:
La luna mostrasi lucente e bella
e delle tenebre squarciasi il vel.
Schiere serafiche che il ciel disserra
Gridan con giubilo:
sia pace in terra!
Altre rispondono: sia gloria in ciel
Vieni, vieni, o pace amata,
Nei cuor nostri a riposar.
O bambino in mezzo a noi
Ti vogliamo conservar!
Note
"Frattanto don Bosco cercava ogni mezzo per rendere più amene che poteva le radunanze domenicali. Egli sapeva toccare discretamente l'organo ed pianoforte, aveva studiato per intero alcuni metodi dei più rinomati per imparare il suono ed il canto, la sua voce si prestava a qualunque ottava. Avvicinandosi pertanto la festa del Santo Natale, volle preparare una canzoncina in lode del Divin Pargoletto. La poesia fu composta e scritta sul davanzale di un coretto della Chiesa di S. Francesco. Esso la mise in musica. […]...d. Bosco si accinse a farla imparare ai suoi giovanotti privi di ogni istruzione e ignari delle note. La sua perseveranza superò ogni ostacolo. Non avendo da principio luogo al Convitto per simili esercitazioni, usciva di casa e la gente fermavasi stupita al vedere prete in mezzo a sei o otto giovanetti che, tra via Doragrossa e Piazza Milano passeggiavano ripetendo a bassa voce una canzone […]
Fu cantata nel 1842 la prima volta ai Domenicani e alla Consolata, dirigendo don Bosco la piccola orchestra e suonando l'organo. I torinesi non assuefatti in allora ad udire in orchestra le voci bianche dei fanciulli ne furono entusiasmati, poiché soli i maestri, colle loro voci robuste e talvolta poco simpatiche, a quei tempi cantavano nelle funzioni di chiesa."
(dalle Memorie Biografiche di Don Bosco)