INNO DEI CAVALIERI DEL SANTO SEPOLCRO DI GERUSALEMME
Anno: 1939
Gruppo:
Testo: Luigi OrsiniMusica: Riccardo Pick Mangiagalli
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Dio del perdóno, Dio della salvezza,
raggio che accendi le celesti aurore,
lume di grazia, fiamma di valore,
tempraci tutti nella Tua fortezza.
Tu, fonte d’ogni bene e di letizia,
sole rovente, mistica rugiada,
nel segno della Croce e della Spada
serbaci degni della Tua milizia.
Contro l’odio de li émpi a torve età
combattemmo con l’armi in Tua difesa;
or combattiamo per la santa Impresa
solo armati di Fede e di Pietà.
Sul Tuo Sepolcro, dove ogni ferita
ebbe pace nel sonno della morte,
noi Cavalieri delle età risorte,
custodiamo la fiamma della Vita.
E Tu, benigno, sul crociato manto
spargi la candidezza dei nevai;
segnalo Tu col sangue dei rosai
che nacquero da1 Tuo martirio santo.
Serbaci saldi nella lunga via
che alla suprema Verità conduce
e confortaci in Te, nella Tua 1uce,
per la vita e la morte. E così sia.
raggio che accendi le celesti aurore,
lume di grazia, fiamma di valore,
tempraci tutti nella Tua fortezza.
Tu, fonte d’ogni bene e di letizia,
sole rovente, mistica rugiada,
nel segno della Croce e della Spada
serbaci degni della Tua milizia.
Contro l’odio de li émpi a torve età
combattemmo con l’armi in Tua difesa;
or combattiamo per la santa Impresa
solo armati di Fede e di Pietà.
Sul Tuo Sepolcro, dove ogni ferita
ebbe pace nel sonno della morte,
noi Cavalieri delle età risorte,
custodiamo la fiamma della Vita.
E Tu, benigno, sul crociato manto
spargi la candidezza dei nevai;
segnalo Tu col sangue dei rosai
che nacquero da1 Tuo martirio santo.
Serbaci saldi nella lunga via
che alla suprema Verità conduce
e confortaci in Te, nella Tua 1uce,
per la vita e la morte. E così sia.