Canzoni

L'ODIESSEA DI UN SOLDATO

Anno: 1937

Gruppo:

Testo: Giuseppe Bracali

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Quanta gioia avrà una famiglia
che credeva il congiunto già morto
dopo ventidue anni è risorto
e ai suoi cari potrà ritornar.

Quando avvenne la guerra mondiale
e la Patria chiamava i suoi figli
per combatter con grandi perigli
ma nel nome d’Italia nel cuor.

E Giuseppe Ventura partiva
abbracciando la madre adorata
e la moglie da lui tanto amata
e il suo piccolo e caro bambin.

Là sul Carso lui venne mandato
dove forte infuriò la battaglia,
sotto il fuoco di orrenda mitraglia
cloroso lui ben combatté.

E già scrisse alla propria famiglia
ho già fai te gran combattimento
ma domani col mio reggimento
altro assalto ancor più dovrò far.

Ma l’assalto per lui fu fatale
ei rimase così prigioniero
e alla madre e alla moglie mi pensiero
d’avvertirle lui non poté più.

Dal nemico lui fu trascinato
come fosse il peggiore animale
in maniera oltremodo brutale
e in Siberia mandato lui fu.

Lo credevano morto o disperso
e lo piansero tutti i parenti
mentre il misero in mezzo ai tormenti
non faceva che sol lacrimar.

E passarono ventidue anni,
fin che un giorno coi russi soldati
nella Spagna ne furon mandati
contro Franco a combattere là.

Costui sente vicina l’Italia,
quella Patria-così tanto amata,
più non pensa alla sorte spietata
che tanti anni l’ha fatto soffrir.

Nella notte li al chiar della luna
s’inginocchia ed invoca il Signore
che Io tolga da tanto malore
per potere in sua casa tornar.

Al suo sguardo rivede la madre
e la moglie e la cara sorella
e suo figlio che sembra una stella
fin che un giorno baciar lo potrà.

A Madrid lui è là confinato
in un’orrida ridda infernale
dove un’orgia di sangue brutale
ogni giorno lui vede compir.

Cinquantanni ha oramai sulle spalle
e combattere a forza lui deve
la tortura gli sembra pur lieve se potesse dai rossi fuggir.

Ed infatti in una avanzata
al mattino contro i nazionali
lì di Franco i gran colpi mortali
al nemico poteva sentir.

E fu fatto così prigioniero
dal Comando ne fu interrogato
e descrisse lui tutto il passato
l’odissea che ha dovuta soffrir.

Ora, parte e in Italia ritorna
pe’ abbracciare la madre ed il figlio
è finito per lui il gran periglio
e felice in famiglia starà.