LE TORTURE INFLITTE AD UNA BAMBINA DODICENNE
Anno: 1933
Gruppo:
Testo: Giuseppe BracaliMenu
Di una bimba appetì dodicenne
Che di nome è Coenj Luisa
Io vi canto la storia presica
Come già ogni giornale parlò.
Eran morti di lei i genitori
E restò coi fratelli e la zia
Però un giorno questa brutta arpia
Senza cuore sentite che fa:
Questa vecchia balorda e cattiva
Ai nipoti dicea di nascosto:
Per Luisa qui più non c’è posto
La faremo ben presto sparir:
La sua parte lasciata dal padre
La potremo divider tra noi,
Perché tutti ì denari suoi
A noialtri dovranno restar.
E i fratelli di quella bambina
Accettavan la vile proposta
E alla zia diceano in risposta:
La Luisa ben presto morrà:
Non spargiamo però punto sangue
Si potrebbe scoperti venire
La farem lentamente morire,
Mai nessun ci potrà sospettar.
La bambina ritorna da scuola
Mai pensando all’atroce misfatto
Che i fratelli e la zia hanno fatto
Col pensiero su lei poverin:
Quando a letto si trova tranquilla
ì fratelli la prendon di peso
E le scale ben presto hanno sceso
E al pollaio si accostano là,
La depongono tra le galline
E le dicon: Qui stare dovrai
Non gridare la vita tu ormai
Sol qui dentro la devi passar
Con lo strazio terribil nel cuore
Ella soffoca i tristi lamenti
E i suoi pianti angosciosi e cocenti
Mai nessuno asciugare potrà.
E la zia ed i vili fratelli
Non le portan neppure da pranzare
E costretta a dovere mangiare
Il pastone dei polli così:
E nel sudicio e orrendo pollaio:
Ella passa i suoi giorni e le notti
I suoi pianti non son mai interrotti:
Le torture aumentan di più.
Le sue vesti ridotte a brandelli
Sono piene d’insetti schifosi
Che le fendono i giorni penosi
E il suo sangue non fan che succhiar.
Ma due agenti daziari una notte
Nel passare di là in un momento,
Essi sentono un fioco lamento
E si fermano allora ad ascoltar.
E quel gemito ancora risuona
Nel silenzio notturno più allora
Ed infatti d’intorno si esplora
Per scoprire la triste realtà!
E seguendo il lamento pietoso
Si avvicinano al brutto pollaio
Spaventati lor vedono il guaio
Della bimba che sta lì a soffrir:
Essi prendono allor tra le braccia
La bambina così sventurata
E laggiù all’Ospedale l’han portata
Per veder di poterla salvar.
Uno scheletro sembra Luisa
Da destare un’enorme impressione
Per chi deve lei fa compassione
Suscitando lì tanta pietà.
Arrestati gl’infami fratelli
Arrestata fu pure la zia
Quella belva d’iniqua genia
Che nel petto eran privi di cuor.
Or nel carcere triste e severo
Penseranno al lor truce delitto
Rimarranno col cuore più afflitto
Perché ingordi gli eran di denar.
Che di nome è Coenj Luisa
Io vi canto la storia presica
Come già ogni giornale parlò.
Eran morti di lei i genitori
E restò coi fratelli e la zia
Però un giorno questa brutta arpia
Senza cuore sentite che fa:
Questa vecchia balorda e cattiva
Ai nipoti dicea di nascosto:
Per Luisa qui più non c’è posto
La faremo ben presto sparir:
La sua parte lasciata dal padre
La potremo divider tra noi,
Perché tutti ì denari suoi
A noialtri dovranno restar.
E i fratelli di quella bambina
Accettavan la vile proposta
E alla zia diceano in risposta:
La Luisa ben presto morrà:
Non spargiamo però punto sangue
Si potrebbe scoperti venire
La farem lentamente morire,
Mai nessun ci potrà sospettar.
La bambina ritorna da scuola
Mai pensando all’atroce misfatto
Che i fratelli e la zia hanno fatto
Col pensiero su lei poverin:
Quando a letto si trova tranquilla
ì fratelli la prendon di peso
E le scale ben presto hanno sceso
E al pollaio si accostano là,
La depongono tra le galline
E le dicon: Qui stare dovrai
Non gridare la vita tu ormai
Sol qui dentro la devi passar
Con lo strazio terribil nel cuore
Ella soffoca i tristi lamenti
E i suoi pianti angosciosi e cocenti
Mai nessuno asciugare potrà.
E la zia ed i vili fratelli
Non le portan neppure da pranzare
E costretta a dovere mangiare
Il pastone dei polli così:
E nel sudicio e orrendo pollaio:
Ella passa i suoi giorni e le notti
I suoi pianti non son mai interrotti:
Le torture aumentan di più.
Le sue vesti ridotte a brandelli
Sono piene d’insetti schifosi
Che le fendono i giorni penosi
E il suo sangue non fan che succhiar.
Ma due agenti daziari una notte
Nel passare di là in un momento,
Essi sentono un fioco lamento
E si fermano allora ad ascoltar.
E quel gemito ancora risuona
Nel silenzio notturno più allora
Ed infatti d’intorno si esplora
Per scoprire la triste realtà!
E seguendo il lamento pietoso
Si avvicinano al brutto pollaio
Spaventati lor vedono il guaio
Della bimba che sta lì a soffrir:
Essi prendono allor tra le braccia
La bambina così sventurata
E laggiù all’Ospedale l’han portata
Per veder di poterla salvar.
Uno scheletro sembra Luisa
Da destare un’enorme impressione
Per chi deve lei fa compassione
Suscitando lì tanta pietà.
Arrestati gl’infami fratelli
Arrestata fu pure la zia
Quella belva d’iniqua genia
Che nel petto eran privi di cuor.
Or nel carcere triste e severo
Penseranno al lor truce delitto
Rimarranno col cuore più afflitto
Perché ingordi gli eran di denar.