Canzoni

GEORDIE

Anno: 1966

Gruppo: FABRIZIO DE ANDRE'

Autori: (Anonimo)
Fabrizio De Andrè

Mentre attraversavo London Bridge, un giorno senza sole
vidi una donna piangere d'amore, piangeva per il suo Geordie.

Impiccheranno Geordie con una corda d'oro, è un privilegio raro
rubò sei cervi dal parco del Re, vendendoli per denaro.

Sellate il suo cavallo dalla bianca criniera, sellate il suo pony,
cavalcherà fino a Londra stasera, ad implorare per Geordie
Geordie non rubò mai neppure per me un frutto o un fiore raro
rubò sei cervi nel parco del Re vendendoli per denaro.

Salvate le sue labbra, salvate il suo sorriso, non ha vent'anni ancora
cadrà l'inverno anche sopra il suo viso, potrete impiccarlo allora.

Nè il cuore degli inglesi nè lo scettro del Re Geordie potrà salvare
anche se piangeranno con te, la legge non può cambiare.

Così lo impiccheranno con una corda d'oro, è un privilegio raro,
rubò sei cervi nel parco del Re, vendendoli per denaro.

Note

Ballata inglese cosidetta "da foglio volante" del XVIII sec. Intrecciata ad una ballata tradizionale scozzese del secolo precedente. Il bracconaggio anche se compiuto da un nobile, era un reato grave. Il rango elevato tuttavia da diritto a Geordie ad una morte confacente alla sua posizione.
La versione in italiano di Fabrizio De Andrè rispecchia piuttosto fedelmente il testo originale.

La canzone è stata pubblicata da Fabrizio De Andrè sul singolo:
“Geordie / Amore che vieni, amore che vai” 1966 - Karim KN 215
ed inseguito sull’ album
“Nuvole Barocche” 1969 – Roman Record Company RCP 704