Canzoni

DUOMO DI METALLO

Anno: 2000

Gruppo: SOTTO FASCIA SEMPLICE

Testo e musica: Sotto Fascia Semplice

Io non piango mai
e non sto facendo lo sbruffone
non piango e basta
e non me ne sto nemmeno vantando
anche se poi se al contrario io piangessi abitualmente
di certo non me ne vanterei.

Ma non è detto nemmeno che debba rimanere così
un dato di fatto, una caratteristica,
un tratto
e se piangessi lo ammetterei.

Le donne quando piangono m’infastidiscono
e gli uomini mi mettono in imbarazzo
non so che dire, cosa fare, mi alzo
vado a prendere una cosa
oppure faccio loro una domanda mirando bene
come se con una fucilata dovessi fare centro
per concentrare di colpo l’attenzione
seccare lacrime, emozioni
e sgonfiare le vene.

Ieri sera nella mia casa, da solo
nella mia stanza, da solo
mi sono massacrato timpani, muscoli, tendini e ossa
prima sulla macchina con i remi
sul vogatore ho remato come un forsennato
sono stato animo, forza, cuore, respiro e sudore
(sono stato animo, forza, cuore)
respiro … i suoni nelle cuffie erano i più volenti chi io potessi trovare
(sudore … e i suoni nelle cuffie erano i più volenti chi io potessi trovare)
i pensieri nel mio cranio sudato e rimbombante erano i più crudeli che io potessi trovare
(e i pensieri nel mio cranio sudato e rimbombante erano i più crudeli che io potessi trovare)
e poi ho preso la spada senza nemmeno provare i legni di eleganti bastoni
(così… e poi ho preso la spada)
quelli di quercia bianca giapponesi da allenamento
(quelli di quercia bianca giapponesi da allenamento)
ho preso la spada di acciaio e ho iniziato i movimenti antichi
(ho preso la spada di acciaio e ho iniziato i movimenti antichi)
facendo sibilare nell’aria la mia anima ho ripetuto le forme che ho imparato
(facendo sibilare nell’aria la mia anima ho ripetuto le forme che ho imparato)
E le ho ripetute una dopo l’altra e ho tagliato l’aria
(E le ho ripetute una dopo l’altra e ho tagliato l’aria)
E anche il mondo che intorno alla mia anima ho costruito spicchio per spicchio
(E le ho ripetute una dopo l’altra e ho tagliato l’aria)
Un tagliente tuono di metallo
(intorno alla mia anima ho costruito spicchio per spicchio)
(Un tagliente tuono di metallo)

Peggio per voi

E nella mia doccia ho raschiato ogni centimetro di pelle
ogni pelo, ogni piega del corpo
sotto il sapone, sotto l’acqua e nel vapore
ho sentito i muscoli sempre più asciutti
e i nervi sempre più pronti
e il respiro sempre più ampio e pieno
e poi ho pianto
nell’acqua
con il volto nascosto nelle mani
e le mani appoggiate alla parete
perché per te non posso fare più nulla.