INNO A ROMA
Anno: 1919
Gruppo:
Testo: Fausto SalvadoriMusica: Giacomo Puccini
Menu
Roma divina a te sul Campidoglio,
Dove eterno verdeggia il sacro alloro,
A te, nostra fortezza e nostro orgoglio,
Ascende il coro.
Salve Dea Roma! Ti sfavilla in fronte
Il sol che nasce sulla nuova Storia;
Fulgida in arme, all'ultimo orizzonte,
Sta la Vittoria.
Sole che sorgi libero e giocondo
Sul colle nostro i tuoi cavalli doma:
Tu non vedrai nessuna cosa al mondo
Maggior di ROMA,
Maggior di ROMA.
Per tutto il cielo è un volo di bandiere
E la pace del mondo oggi è latina.
Il tricolore canta sul cantiere,
Su l'officina.
Madre che doni ai popoli la legge
Eterna e pura come il sol che nasce,
Benedici l'aratro antico e il gregge
Folto che pasce!
Sole che sorgi libero e giocondo
Sul colle nostro i tuoi cavalli doma:
Tu non vedrai nessuna cosa al mondo
Maggior di ROMA,
Maggior di ROMA.
Benedici il riposo e la fatica
Che si rinnova per virtù d'amore,
La giovinezza florida e l'antica
Età che muore.
Madre di messi e di lanosi armenti,
D'opere schiette e di pensose scuole,
Tornano alle tue case i reggimenti e
sorge il sole...
Sole che sorgi libero e giocondo
Sul colle nostro i tuoi cavalli doma:
Tu non vedrai nessuna cosa al mondo
Maggior di ROMA,
Maggior di ROMA.
Dove eterno verdeggia il sacro alloro,
A te, nostra fortezza e nostro orgoglio,
Ascende il coro.
Salve Dea Roma! Ti sfavilla in fronte
Il sol che nasce sulla nuova Storia;
Fulgida in arme, all'ultimo orizzonte,
Sta la Vittoria.
Sole che sorgi libero e giocondo
Sul colle nostro i tuoi cavalli doma:
Tu non vedrai nessuna cosa al mondo
Maggior di ROMA,
Maggior di ROMA.
Per tutto il cielo è un volo di bandiere
E la pace del mondo oggi è latina.
Il tricolore canta sul cantiere,
Su l'officina.
Madre che doni ai popoli la legge
Eterna e pura come il sol che nasce,
Benedici l'aratro antico e il gregge
Folto che pasce!
Sole che sorgi libero e giocondo
Sul colle nostro i tuoi cavalli doma:
Tu non vedrai nessuna cosa al mondo
Maggior di ROMA,
Maggior di ROMA.
Benedici il riposo e la fatica
Che si rinnova per virtù d'amore,
La giovinezza florida e l'antica
Età che muore.
Madre di messi e di lanosi armenti,
D'opere schiette e di pensose scuole,
Tornano alle tue case i reggimenti e
sorge il sole...
Sole che sorgi libero e giocondo
Sul colle nostro i tuoi cavalli doma:
Tu non vedrai nessuna cosa al mondo
Maggior di ROMA,
Maggior di ROMA.
Note
La maggior parte delle esecuzioni del brano veniva limitata alle prime due strofe.VARIANTI:
III III.a Madre di uomini e di lanosi armenti