CANTO DI UN PRIGIONIERO POLITICO
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Tra le sbarre scorgo la campagna
una gelida distesa di tristezza,
tra la nebbia vedo la mia casa
che ho lasciato tanto tempo fa.
Mi ha portato il vento della guerra
fuochi antichi, non ricordo più
mi ha legato l’onta di sconfitta
una morte che non finirà.
Un elmetto, una foto scolorita
non ricordo più la mia città
e riposo nel buio della steppa
no, mio Dio, non mi lasciare qua.
Se avessi fiato griderei,
se avessi carta scriverei,
se avessi fede pregherei,
se avessi forza morirei.
Mi riscaldo al fuoco dei ricordi
la mia fede non non crollerà
la mia forza è molto più potente
dei fucili che non temo più.
Se avessi fiato griderei,
se avessi carta scriverei,
se avessi fede pregherei,
se avessi forza morirei.
una gelida distesa di tristezza,
tra la nebbia vedo la mia casa
che ho lasciato tanto tempo fa.
Mi ha portato il vento della guerra
fuochi antichi, non ricordo più
mi ha legato l’onta di sconfitta
una morte che non finirà.
Un elmetto, una foto scolorita
non ricordo più la mia città
e riposo nel buio della steppa
no, mio Dio, non mi lasciare qua.
Se avessi fiato griderei,
se avessi carta scriverei,
se avessi fede pregherei,
se avessi forza morirei.
Mi riscaldo al fuoco dei ricordi
la mia fede non non crollerà
la mia forza è molto più potente
dei fucili che non temo più.
Se avessi fiato griderei,
se avessi carta scriverei,
se avessi fede pregherei,
se avessi forza morirei.