CANZONE STRAFOTTENTE
Anno: 1943
Gruppo:
Musica: (Anonimo)Testo: Mario Castellacci
Le donne non ci vogliono più bene
perché portiamo la Camicia Nera.
Hanno detto che siamo da galera.
Hanno detto che siamo da catene.
L’amore coi Fascisti non conviene:
meglio un vigliacco che non ha bandiera,
uno che serberà la pelle intiera,
uno che non ha sangue nelle vene.
Ce ne freghiamo. La Signora Morte
fa la civetta in mezzo alla battaglia,
si fa baciare solo dai soldati.
Forza ragazzi, fatele la corte!
Diamole un bacio sotto la mitraglia.
Lasciamo le altre donne agli imboscati.
perché portiamo la Camicia Nera.
Hanno detto che siamo da galera.
Hanno detto che siamo da catene.
L’amore coi Fascisti non conviene:
meglio un vigliacco che non ha bandiera,
uno che serberà la pelle intiera,
uno che non ha sangue nelle vene.
Ce ne freghiamo. La Signora Morte
fa la civetta in mezzo alla battaglia,
si fa baciare solo dai soldati.
Forza ragazzi, fatele la corte!
Diamole un bacio sotto la mitraglia.
Lasciamo le altre donne agli imboscati.
Note
Orvieto, novembre 1943.La musica, secondo varie informazioni, è attribuita a Francesco Pellegrino del Battaglione “M” di Orvieto oppure al Capitano Vagnozzi del Comando Generale della G.N.R. ovvero a Gino Fogliata. Il testo è stato pubblicato per la prima volta in “Viva l’Italia!”, numero unico del Corso AA. UU. della Scuola della G.N.R. di Orvieto
Nella prima quartina il testo originario è con la rima A-B-B-A, ma nelle registrazioni e nelle esecuzioni del dopoguerra viene comunemente cantato con la rima A-B-A-B.