A FERRO FREDDO
Anno: 1860
Gruppo:
Testo: Francesco Dall'OngaroMusica: (Anonimo)
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Il dado è tratto ! Di terra in terra
Suona l'allegro squillo di guerra.
L'Italia è sorta dall'Alpi al Faro,
E vuol col sangue, che l'è più caro.
Segnar la traccia de' suoi confini.
Al nostro posto, Garibaldini 1
Avanti ! Urrà !
L'Italia va !
Fuori stranieri, fuori di qua !
Una camicia di sangue intrisa
Basta al valore per sua divisa ;
A darci un'arma che non si schianti
Basta un anello de' ceppi infranti.
Ogni arma è buona cogli assassini !
A ferro freddo. Garibaldini !
Avanti ! Urrà !
L'Italia va !
Fuori stranieri, fuori di qua !
Non dietro i muri, non entro ai fossi :
In campo aperto, diavoli rossi !
Chi vuol cannoni, vada e li prenda,
Come torrente che d'alto scenda,
Come valanga de' gioghi alpini,
A ferro freddo, Garibaldini !
Avanti ! Urrà !
L'Italia va I
Fuori stranieri, fuori di qua !
Pochi, ma buoni. L'Italia affronta
Le avverse squadre, ma non le conta.
Come i trecento devoti a morte,
Che della Grecia mutar la sorte,
Marciam compatti, feriam vicini,
A ferro freddo, Garibaldini !
Avanti ! Urrà !
L'Italia va !
Fuori stranieri, fuori di qua !
Poveri e ricchi, dotti ed ignari
Dinanzi al foco tutti slam pari.
Pari nel giorno del gran conflitto.
Saremo pari dinanzi al dritto :
Siamo soldati, ma cittadini.
A ferro freddo. Garibaldini !
Avanti ! Urrà !
L'Italia va !
Fuori stranieri, fuori di qua !
Oggi guerrieri, doman colòni,
Senza medaglie, senza galloni.
Giurammo a Italia la nostra fede :
La libertade ci fìa mercede.
Come gli antichi padri latini.
A ferro freddo. Garibaldini !
A vanti ! Urrà !
L'Italia va !
Fuori stranieri, fuori di qua!
Suona l'allegro squillo di guerra.
L'Italia è sorta dall'Alpi al Faro,
E vuol col sangue, che l'è più caro.
Segnar la traccia de' suoi confini.
Al nostro posto, Garibaldini 1
Avanti ! Urrà !
L'Italia va !
Fuori stranieri, fuori di qua !
Una camicia di sangue intrisa
Basta al valore per sua divisa ;
A darci un'arma che non si schianti
Basta un anello de' ceppi infranti.
Ogni arma è buona cogli assassini !
A ferro freddo. Garibaldini !
Avanti ! Urrà !
L'Italia va !
Fuori stranieri, fuori di qua !
Non dietro i muri, non entro ai fossi :
In campo aperto, diavoli rossi !
Chi vuol cannoni, vada e li prenda,
Come torrente che d'alto scenda,
Come valanga de' gioghi alpini,
A ferro freddo, Garibaldini !
Avanti ! Urrà !
L'Italia va I
Fuori stranieri, fuori di qua !
Pochi, ma buoni. L'Italia affronta
Le avverse squadre, ma non le conta.
Come i trecento devoti a morte,
Che della Grecia mutar la sorte,
Marciam compatti, feriam vicini,
A ferro freddo, Garibaldini !
Avanti ! Urrà !
L'Italia va !
Fuori stranieri, fuori di qua !
Poveri e ricchi, dotti ed ignari
Dinanzi al foco tutti slam pari.
Pari nel giorno del gran conflitto.
Saremo pari dinanzi al dritto :
Siamo soldati, ma cittadini.
A ferro freddo. Garibaldini !
Avanti ! Urrà !
L'Italia va !
Fuori stranieri, fuori di qua !
Oggi guerrieri, doman colòni,
Senza medaglie, senza galloni.
Giurammo a Italia la nostra fede :
La libertade ci fìa mercede.
Come gli antichi padri latini.
A ferro freddo. Garibaldini !
A vanti ! Urrà !
L'Italia va !
Fuori stranieri, fuori di qua!
Note
Quest'inno fu cantato dai Garibaldini dal "60 in poi.(da “Inni di Guerra e Canti Patriottici del popolo italiano” Ed. Risorgimento, Milano,1915)