ALL'ARMI! ALL'ARMI! (Berchet)
Anno: 1830
Gruppo:
Testo: Giovanni BerchetMusica: Ferdinando Sieber
Menu
Su, figli d'Italia! su, in armi! coraggio!
Il suolo qui è nostro ; del nostro retaggio
Il turpe mercato finisce pei re.
Un popol diviso per sette destini.
In sette spezzato da sette confini,
Si fonde in un solo, più servo non è.
Su, Italia ! su, in armi ! Venuto è il tuo dì !
Dei re congiurati la tresca finì !
Dall'Alpi allo Stretto fratelli siam tutti!
Su i limiti schiusi, su i troni distrutti
Piantiamo i comuni tre nostri color !
Il verde, la speme tant'anni pasciuta :
Il rosso, la gioia d'averla compiuta;
Il bianco, la fede fraterna d'amor.
Su, Italia ! su, in armi ! Venuto è il tuo dì !
Dei re congiurati la tresca finì !
Su, Italia novella ! su, libera ed una !
Mal abbia chi a vasta, secura fortuna
L'angustia prepone d'anguste città!
Sien tutte le fide d'un solo stendardo!
Su, tutti da tutte ! Mal abbia il codardo,
L'inetto che sogna parzial libertà !
Su, Italia ! su, in armi ! Venuto è il tuo dì !
Dei re congiurati la tresca finì !
Voi chiusi ne' borghi, voi sparsi alla villa,
Udite le trombe, sentite la squilla
Che all'armi vi chiama dal vostro Comun !
Fratelli, a' fratelli correte in aiuto!
Gridate al tedesco che guarda sparuto :
L'Italia è concorde; non serve a nessun.
Su, Italia ! su, in armi ! Venuto è il tuo dì !
Dei re congiurati la tresca finì !
Il suolo qui è nostro ; del nostro retaggio
Il turpe mercato finisce pei re.
Un popol diviso per sette destini.
In sette spezzato da sette confini,
Si fonde in un solo, più servo non è.
Su, Italia ! su, in armi ! Venuto è il tuo dì !
Dei re congiurati la tresca finì !
Dall'Alpi allo Stretto fratelli siam tutti!
Su i limiti schiusi, su i troni distrutti
Piantiamo i comuni tre nostri color !
Il verde, la speme tant'anni pasciuta :
Il rosso, la gioia d'averla compiuta;
Il bianco, la fede fraterna d'amor.
Su, Italia ! su, in armi ! Venuto è il tuo dì !
Dei re congiurati la tresca finì !
Su, Italia novella ! su, libera ed una !
Mal abbia chi a vasta, secura fortuna
L'angustia prepone d'anguste città!
Sien tutte le fide d'un solo stendardo!
Su, tutti da tutte ! Mal abbia il codardo,
L'inetto che sogna parzial libertà !
Su, Italia ! su, in armi ! Venuto è il tuo dì !
Dei re congiurati la tresca finì !
Voi chiusi ne' borghi, voi sparsi alla villa,
Udite le trombe, sentite la squilla
Che all'armi vi chiama dal vostro Comun !
Fratelli, a' fratelli correte in aiuto!
Gridate al tedesco che guarda sparuto :
L'Italia è concorde; non serve a nessun.
Su, Italia ! su, in armi ! Venuto è il tuo dì !
Dei re congiurati la tresca finì !
Note
Note:(1)
L’autore allude al Congresso di Vienna (1814-1815), in cui le grandi potenze europee, congiurate contro la libertà e il volere dei popoli, e preoccupate di cancellar le traccie della supremazia napoleonica, s'illusero di riportare il mondo ad un secolo indietro e divisero l'Italia in vari Stati e domini, facendola ricadere sotto l'influenza straniera.