INNO ALLA GUARDIA CIVICA DI FIRENZE
Anno: 1848
Gruppo:
Testo: (Anonimo)Musica: Giuseppe Verdi
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Cittadini, la patria vi affida
La difesa di queste contrade :
Cittadini, cingete le spade
Se la patria v'invita a pugnar.
Siamo tutti d'un sangue redenti,
Siam fratelli al cospetto d'Iddio.
Lo proclama la voce di Pio :
Ci sia sacra la patria e l'altar
Una nera, tremenda procella
Sull'Italia mugghiando minaccia :
Maledetto chi asconde la faccia
Al nemico dell'Italo suol.
Non è spenta l'antica virtude
Benché tolti da poco al servaggio.
Vendicare sapremo l'oltraggio
Di chi insulta a un represso valor.
Benché forti di mille codardi
Del nemico sian fatte le schiere,
Vinceranno le sante bandiere,
Il gigante temuto cadrà.
E del Cristo pugnando nel nome,
Che ci tolse al comune periglio,
Ci fìa dato di volgere il ciglio
A quel sole che Bruto scaldò.
Cittadini, fia sacra l'impresa,
Pende Europa sul vostro destino,
Chi discende dal sangue latino
Nacque, crebbe, guerriero morì.
Cittadini, correte, correte,
Già vi chiama, v'invita alla gloria
L'avvenire di certa vittoria.
La difesa d'Italia e l'onor.
La difesa di queste contrade :
Cittadini, cingete le spade
Se la patria v'invita a pugnar.
Siamo tutti d'un sangue redenti,
Siam fratelli al cospetto d'Iddio.
Lo proclama la voce di Pio :
Ci sia sacra la patria e l'altar
Una nera, tremenda procella
Sull'Italia mugghiando minaccia :
Maledetto chi asconde la faccia
Al nemico dell'Italo suol.
Non è spenta l'antica virtude
Benché tolti da poco al servaggio.
Vendicare sapremo l'oltraggio
Di chi insulta a un represso valor.
Benché forti di mille codardi
Del nemico sian fatte le schiere,
Vinceranno le sante bandiere,
Il gigante temuto cadrà.
E del Cristo pugnando nel nome,
Che ci tolse al comune periglio,
Ci fìa dato di volgere il ciglio
A quel sole che Bruto scaldò.
Cittadini, fia sacra l'impresa,
Pende Europa sul vostro destino,
Chi discende dal sangue latino
Nacque, crebbe, guerriero morì.
Cittadini, correte, correte,
Già vi chiama, v'invita alla gloria
L'avvenire di certa vittoria.
La difesa d'Italia e l'onor.
Note
L'aria « O Signor che dal tetto natio » fu adattata dal popolo a quest'inno, nato a Firenze dopo la concessione della Guardia Civica, ritenuta una grande vittoria popolare e un gran progresso nella via della redenzione italiana.(da “Inni di Guerra e Canti Patriottici del popolo italiano” Ed. Risorgimento, Milano,1915)