Canzoni

LA DONNA LOMBARDA

Anno: 1848

Gruppo:

Testo: Francesco Dall'Ongaro
Musica: (Anonimo)

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Toglietemi d'attorno i panni gai.
Voglio vestirmi di bruno colore ;
Vidi scorrere il sangue ed ascoltai
Le grida di chi fere e di chi more.
Altri ornamenti non porterò mai
Sui' che un nastro vermiglio sopra il core.

Mi chiederan dove quel nastro è tinto,
Ed io — Nel sangue del fratello estinto. -

Mi chiederan come si può lavare.
Ed io — Non lo potria fiume né mare :

Macchia d'onore per lavar non langue
Se non si lava nel tedesco sangue.

Note

Il proposito tradotto in pratica con invitta costanza dai milanesi di non più fumare per portar grave danno alle finanze austriache diede modo alla polizia di compiere sulla cittadinanza atti di selvaggia violenza. Nel gennaio 1848 la sbirraglia ubbriaca fu scatenata per le vie di Milano; in Piazza Mercanti, sul Corso Francesco (ora Vittorio Emanuele) e altrove donne, vecchi, fanciulli vennero sciabolati barbaramente, e sei morti e cinquantanove feriti furono il triste bilancio di quella giornata- di ferocia austriaca. Nell'Europa liberale i fatti di Milano destarono una enorme impressione; l'odio milanese per l'oppressore crebbe a mille doppi; e Francesco Dall'Ongaro (nato a Marsu (Oderzo) nel 1808, morto il 9 gennaio 1873) scrisse uno stornello diventato popolare che fomentò negli oppressi il desiderio de!la liberazione, compiuta due mesi più tardi nel glorioso modo che tutti sanno.

(da “Inni di Guerra e Canti Patriottici del popolo italiano” Ed. Risorgimento, Milano,1915)