LA PATRIA
Anno: 1847
Gruppo:
Testo: Matilde JoanniniMusica: (Anonimo)
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O patria, tripudia,
riscuoti la testa,
che giorno di festa
è questo per te.
E’ giorno solenne
di gloria verace,
è nunzio di pace
al popolo e al Re.
Superba ti mostra
dal cielo l’eletta,
o patria diletta,
chiamata a regnar.
Se audace nemico
t’insidia, t’oltraggia,
tu forte, tu saggia,
ne fiacca l’ardir.
Combatti con fermo
concorde pensiero,
il lucro straniero
costringi a fuggir.
O patria, tripudia,
qual sposa novella
t’adorna, t’abbella
ti cingi di fior.
Al padre e sovrano
ripeti giuliva
i fervidi evviva
che scoppian dal cor.
Ripeti gli evviva
levando la testa,
ché giorno di festa
è questo per te.
E’ giorno solenne
di gloria verace,
è nunzio di pace
al popolo, al Re.
riscuoti la testa,
che giorno di festa
è questo per te.
E’ giorno solenne
di gloria verace,
è nunzio di pace
al popolo e al Re.
Superba ti mostra
dal cielo l’eletta,
o patria diletta,
chiamata a regnar.
Se audace nemico
t’insidia, t’oltraggia,
tu forte, tu saggia,
ne fiacca l’ardir.
Combatti con fermo
concorde pensiero,
il lucro straniero
costringi a fuggir.
O patria, tripudia,
qual sposa novella
t’adorna, t’abbella
ti cingi di fior.
Al padre e sovrano
ripeti giuliva
i fervidi evviva
che scoppian dal cor.
Ripeti gli evviva
levando la testa,
ché giorno di festa
è questo per te.
E’ giorno solenne
di gloria verace,
è nunzio di pace
al popolo, al Re.