LE RIVOLUZIONI CELEBRI D'ITALIA
Anno: 1847
Gruppo:
Testo: G. Del GrossoMusica: (Anonimo)
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- 1167 -
Fin che l’Italia non è nostra,
non si dorma non si taccia.
Segua il fato alla minaccia :
Italiani alla tenzon.
Nel gran giorno del cimento
non saà chi ci divida.
Viva il patto di Pontida,
il mattin di questo dì !
- 1282 -
Fra i confini a noi segnati
ogni popolo dimori.
Viva l’Italia ! e vada fuori
chi finor la calpestò.
Non invano il mare e l’Alpi
fe’ natura a nostro schermo !
Viva il Vespro di Palermo
e colui che suonò !
- 1746 -
Nessun dica : “Siamo pochi,
siamo deboli e discordi”.
Il dolor ci fe’ concordi,
la vendetta ci agguerrì.
Chi lo schioppo non ha pronto
pigli un tegolo di argilla.
Viva il sasso di Balilla
che potè più di un cannon !
- 1847 -
O ministri della fede,
riparate ai vecchi errori.
Dio non ama gli oppressori,
non comanda la viltà.
Chi di voi non può la spada
osi almeno alzar la voce.
Viva Pio, che la sua Croce
fe’ segnal di libertà !
Fin che l’Italia non è nostra,
non si dorma non si taccia.
Segua il fato alla minaccia :
Italiani alla tenzon.
Nel gran giorno del cimento
non saà chi ci divida.
Viva il patto di Pontida,
il mattin di questo dì !
- 1282 -
Fra i confini a noi segnati
ogni popolo dimori.
Viva l’Italia ! e vada fuori
chi finor la calpestò.
Non invano il mare e l’Alpi
fe’ natura a nostro schermo !
Viva il Vespro di Palermo
e colui che suonò !
- 1746 -
Nessun dica : “Siamo pochi,
siamo deboli e discordi”.
Il dolor ci fe’ concordi,
la vendetta ci agguerrì.
Chi lo schioppo non ha pronto
pigli un tegolo di argilla.
Viva il sasso di Balilla
che potè più di un cannon !
- 1847 -
O ministri della fede,
riparate ai vecchi errori.
Dio non ama gli oppressori,
non comanda la viltà.
Chi di voi non può la spada
osi almeno alzar la voce.
Viva Pio, che la sua Croce
fe’ segnal di libertà !