SONO ITALIANO
Anno: 1848
Gruppo:
Testo: Francesco Dall'OngaroMusica: (Anonimo)
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- Giovanottino dalla bruna chioma,
Il tuo loco natal come si noma?
— Io sono nato, o forestier cortese.
Nel paese più bel d'ogni paese :
S'io chieggo a te della nativa terra
Rispondi : << Io son di Francia o d'Inghilterra. >>
Fiorenza è bella e Napoli t'ammalia,
Torino è forte e dappertutto è Italia ;
Se vuoi saper se nacqui in monte o in piano.
Sono Italiano.
- Giovanottin dalla pupilla nera,
Dimmi, qual'è il color di tua bandiera?
— Se una rosa vermìglia e un gelsomino
A una foglia d'allór metti vicino,
I tre colori avrai più cari e belli
A noi che in quei ci conosciam fratelli ;
I tre color avi ai che fremer fanno
L'insanguinato imperator tiranno.
Beato il dì che li vedrà Milano !
Sono Italiano.
Giovanottin dalla dolce favella,
Dimmi dunque, il tuo re come si appella?
— Tutti una patria abbiamo e tutti un Dio
Dal Tebro a tutti benedice Pio ;
Dell'Arno là sulle rive leggiadre
Sta Leopoldo, più che Duca, padre ;
Tardi Fernando si battè la guancia,
E Alberto aguzza la terribil lancia ;
Biscia e Leone cacceran l 'estrano:
Sono Italiano
- Giovanottin dall'elmo piumato,
Tu se' giovane tanto e sei soldato!
— Soldato no; son cittadino in armi,
E il soldo col sudor so procacciarmi.
Se giovin sono e se profondo io fero
Vedran le file del ladron straniero.
Dunque ripeti, o forestier cortese.
Quando ritornerai nel tuo paese.
Che di bandiera, d'armi e di sovrano
Sono Italiano
Il tuo loco natal come si noma?
— Io sono nato, o forestier cortese.
Nel paese più bel d'ogni paese :
S'io chieggo a te della nativa terra
Rispondi : << Io son di Francia o d'Inghilterra. >>
Fiorenza è bella e Napoli t'ammalia,
Torino è forte e dappertutto è Italia ;
Se vuoi saper se nacqui in monte o in piano.
Sono Italiano.
- Giovanottin dalla pupilla nera,
Dimmi, qual'è il color di tua bandiera?
— Se una rosa vermìglia e un gelsomino
A una foglia d'allór metti vicino,
I tre colori avrai più cari e belli
A noi che in quei ci conosciam fratelli ;
I tre color avi ai che fremer fanno
L'insanguinato imperator tiranno.
Beato il dì che li vedrà Milano !
Sono Italiano.
Giovanottin dalla dolce favella,
Dimmi dunque, il tuo re come si appella?
— Tutti una patria abbiamo e tutti un Dio
Dal Tebro a tutti benedice Pio ;
Dell'Arno là sulle rive leggiadre
Sta Leopoldo, più che Duca, padre ;
Tardi Fernando si battè la guancia,
E Alberto aguzza la terribil lancia ;
Biscia e Leone cacceran l 'estrano:
Sono Italiano
- Giovanottin dall'elmo piumato,
Tu se' giovane tanto e sei soldato!
— Soldato no; son cittadino in armi,
E il soldo col sudor so procacciarmi.
Se giovin sono e se profondo io fero
Vedran le file del ladron straniero.
Dunque ripeti, o forestier cortese.
Quando ritornerai nel tuo paese.
Che di bandiera, d'armi e di sovrano
Sono Italiano
Note
Questo canto rimonta ai primi mesi del 1848 e nacque in Toscana. Godette di una popolarità immensa ed ancor oggi è molto noto in tutta l'Italia. Nella Venezia e nelle terre alle quali stiamo dando la liberazione viene tuttora cantato con lo stesso spirito del 1848.(da “Inni di Guerra e Canti Patriottici del popolo italiano” Ed. Risorgimento, Milano,1915)