STORNELLI POPOLARI [Sono italiano]
Anno: 1859
Gruppo:
Testo: Leopoldo di ToscanaMusica: (Anonimo)
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Addio, Fiorilla !
La tromba del guerrier sento che squilla,
E chiama gl’Italiani alla battaglia:
Pronta ho la spada e da- due parti taglia ;
Il sacco ho preparato ed il fucile ;
Vado alla guerra, e chi non viene è un vile.
Addio, Fiorilla, vado in Lombardia
A liberar men vo la patria mia.
Sono italiano, ed alla guerra vo,
O morirò pugnando, o vincitor sarò.
Fiorin d'allòro!
Perchè mi neghi un bacio, o mio tesoro?
Sai che alla guerra vado in Lombardia,
Non ti vedrò più forse, anima mia ;
Dunque perché mi nega il tuo bel core
L'ultimo segno d'un fedele amore?
Sono italiano, ed alla guerra vo,
O morirò pugnando, o vincitor sarò.
Fior di mughetto !
Viva l'Italia, che ho scolpita in petto,
Evviva la bandiera tricolore.
La bandiera che ai barbari è terrore.
All'armi! Della tromba odo lo squillo,
Viva l'Italia e il tricolor vessillo :
Voliamo alla vittoria; all'Alpi in vetta
Sventoli la bandiera benedetta.
Sono italiano, ed alla guerra vo,
O morirò pugnando, o vincitor sarò.
Fior di mortella !
Sull'elmo del guerrier brilla una stella ;
E' la stella che a mezzo la battaglia
Collo splendor l'occhio al tedesco abbaglia
E' la stella che illumina il sentiero.
Della vittoria all'italian guerriero.
Sono italiano, ed alla guerra vo,
O morirò pugnando, o vincitor sarò.
La tromba del guerrier sento che squilla,
E chiama gl’Italiani alla battaglia:
Pronta ho la spada e da- due parti taglia ;
Il sacco ho preparato ed il fucile ;
Vado alla guerra, e chi non viene è un vile.
Addio, Fiorilla, vado in Lombardia
A liberar men vo la patria mia.
Sono italiano, ed alla guerra vo,
O morirò pugnando, o vincitor sarò.
Fiorin d'allòro!
Perchè mi neghi un bacio, o mio tesoro?
Sai che alla guerra vado in Lombardia,
Non ti vedrò più forse, anima mia ;
Dunque perché mi nega il tuo bel core
L'ultimo segno d'un fedele amore?
Sono italiano, ed alla guerra vo,
O morirò pugnando, o vincitor sarò.
Fior di mughetto !
Viva l'Italia, che ho scolpita in petto,
Evviva la bandiera tricolore.
La bandiera che ai barbari è terrore.
All'armi! Della tromba odo lo squillo,
Viva l'Italia e il tricolor vessillo :
Voliamo alla vittoria; all'Alpi in vetta
Sventoli la bandiera benedetta.
Sono italiano, ed alla guerra vo,
O morirò pugnando, o vincitor sarò.
Fior di mortella !
Sull'elmo del guerrier brilla una stella ;
E' la stella che a mezzo la battaglia
Collo splendor l'occhio al tedesco abbaglia
E' la stella che illumina il sentiero.
Della vittoria all'italian guerriero.
Sono italiano, ed alla guerra vo,
O morirò pugnando, o vincitor sarò.
Note
Il 1859, come già il 1848, elettrizzò l'Italia. Le vittorie di Lombardia, le rivoluzioni dell'Italia centrale, il magnifico esempio dato dal Re, dal suo grande Ministro, da Garibaldi alla testa dei suoi volontari, dai governi insurrezionali che resero nulli i patti disastrosi della pace di Villafranca, erano tali avvenimenti da destare le muse patriottiche e popolari Si ebbe in quell'anno e nell'anno seguente, non meno grandioso nella storia del nostro riscatto, una vera efflorescenza di inni e di canti, alcuni dei quali bellissimi, come quelli de! '48. Il ‘59 fu l'esaltazione del nuovo valore militare italiano impersonato nella balda figura del bersagliere creato dal Lamarmora. Nel '59 e nel '66 i trentini cantavano :E voi altri bersaglieri
Che gavè la gamba bona
Vegnarè su da Verona
A portar la libertà!
Gli stornelli che seguono sono nati in Toscana e si sono diffusi rapidamente nelle Marche, nelle Romagne ed in altre regioni.
Il Babbo : il granduca Leopoldo di Toscana.
(da “Inni di Guerra e Canti Patriottici del popolo italiano” Ed. Risorgimento, Milano,1915)