INNO DI GUERRA [DELLE SPADE IL FIERO LAMPO]
Anno: 1866
Gruppo:
Testo: Angelo BrofferioMusica: Enea Brizzi
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Delle spade il fiero lampo
Troni e popoli svegliò,
Italiani, al campo, al campo!
È la madre che chiamò.
Su corriamo in battaglioni
Fra il rimbombo dei cannoni,
L'elmo in testa, in man Tacciar!
Viva il Re dall'Alpi al mar!
Dall'Eridano al Ticino,
Dal sicàno al tòsco suol,
Sorgi, o popolo latino.
Sorgi e vinci: Iddio lo vuol!
Su corriamo in battaglioni
Fra il rimbombo dei cannoni,
L'elmo in testa, in man Tacciar!
Viva il Re dall'Alpi al mar!
Delle pugne fra la gioia
Ci precede col valor
Il Baiardo di Savoia,
Di Palestr0 il vincitor. (1)
Su corriamo in battaglioni
Fra il rimbombo dei cannoni,
L'elmo in testa, in man Tacciar!
Viva il Re dall'Alpi al mar!
Dagli spalti vigilati
Grideranci: — Chi va là? —
— Dell'Italia slam soldati,
Portiam guerra e libertà. —
Su corriamo in battaglioni
Fra il rimbombo dei cannoni,
L'elmo in testa, in man Tacciar!
Viva il Re dall'Alpi al mar!
Farà pago il Dio dei forti
Di più secoli il desir
Peggio assai di mille morti,
È l’obbrobrio del servir.
Su corriamo in battaglioni
Fra il rimbombo dei cannoni,
L'elmo in testa, in man Tacciar!
Viva il Re dall'Alpi al mar!
Nostre son quest'alme sponde.
Nostri i floridi sentier:
L'aria, il cielo, i campi e l'onde
Ti respingono, o stranier.
Su corriamo in battaglioni
Fra il rimbombo dei cannoni,
L'elmo in testa, in man Tacciar!
Viva il Re dall'Alpi al mar!
Gente ausonia, a nobil fato
L'astro tuo fallir non può,
Re Vittorio l'ha giurato,
Che giammai non spergiurò.
Su corriamo in battaglioni
Fra il rimbombo dei cannoni,
L'elmo in testa, in man Tacciar!
Viva il Re dall'Alpi al mar!
Della gloria nel cammino
Sovra il prode italo stuol
Splenderà di San Martino,
Splenderà di nuovo il Sol.
Su corriamo in battaglioni
Fra il rimbombo dei cannoni,
L'elmo in testa, in man Tacciar!
Viva il Re dall'Alpi al mar!
Già la chioma irato e fiero
Scuote il Veneto leon:
Sorgi e torna, o Gondoliero,
A intonar la tua canzon.
Su corriamo in battaglioni
Fra il rimbombo dei cannoni,
L'elmo in testa, in man Tacciar!
Viva il Re dall'Alpi al mar!
Troni e popoli svegliò,
Italiani, al campo, al campo!
È la madre che chiamò.
Su corriamo in battaglioni
Fra il rimbombo dei cannoni,
L'elmo in testa, in man Tacciar!
Viva il Re dall'Alpi al mar!
Dall'Eridano al Ticino,
Dal sicàno al tòsco suol,
Sorgi, o popolo latino.
Sorgi e vinci: Iddio lo vuol!
Su corriamo in battaglioni
Fra il rimbombo dei cannoni,
L'elmo in testa, in man Tacciar!
Viva il Re dall'Alpi al mar!
Delle pugne fra la gioia
Ci precede col valor
Il Baiardo di Savoia,
Di Palestr0 il vincitor. (1)
Su corriamo in battaglioni
Fra il rimbombo dei cannoni,
L'elmo in testa, in man Tacciar!
Viva il Re dall'Alpi al mar!
Dagli spalti vigilati
Grideranci: — Chi va là? —
— Dell'Italia slam soldati,
Portiam guerra e libertà. —
Su corriamo in battaglioni
Fra il rimbombo dei cannoni,
L'elmo in testa, in man Tacciar!
Viva il Re dall'Alpi al mar!
Farà pago il Dio dei forti
Di più secoli il desir
Peggio assai di mille morti,
È l’obbrobrio del servir.
Su corriamo in battaglioni
Fra il rimbombo dei cannoni,
L'elmo in testa, in man Tacciar!
Viva il Re dall'Alpi al mar!
Nostre son quest'alme sponde.
Nostri i floridi sentier:
L'aria, il cielo, i campi e l'onde
Ti respingono, o stranier.
Su corriamo in battaglioni
Fra il rimbombo dei cannoni,
L'elmo in testa, in man Tacciar!
Viva il Re dall'Alpi al mar!
Gente ausonia, a nobil fato
L'astro tuo fallir non può,
Re Vittorio l'ha giurato,
Che giammai non spergiurò.
Su corriamo in battaglioni
Fra il rimbombo dei cannoni,
L'elmo in testa, in man Tacciar!
Viva il Re dall'Alpi al mar!
Della gloria nel cammino
Sovra il prode italo stuol
Splenderà di San Martino,
Splenderà di nuovo il Sol.
Su corriamo in battaglioni
Fra il rimbombo dei cannoni,
L'elmo in testa, in man Tacciar!
Viva il Re dall'Alpi al mar!
Già la chioma irato e fiero
Scuote il Veneto leon:
Sorgi e torna, o Gondoliero,
A intonar la tua canzon.
Su corriamo in battaglioni
Fra il rimbombo dei cannoni,
L'elmo in testa, in man Tacciar!
Viva il Re dall'Alpi al mar!
Note
Note:(1)
In questo verso l'autore paragona Vittorio Emanuele II, vincitore di Palestro, a Baiardo, al secolo Pietro Terrail.
Baiardo soprannominato il "Cavaliere senza paura e senza macchia" accompagnò Francesco I nelle sue guerre in Italia, dove morì nella battaglia di Romagnano nel 1524.