LA RONDINELLA DI MENTANA
Anno: 1867
Gruppo:
Testo e musica: (Anonimo)Menu
D'infelice campagna racconta
i disastri, o gentil rondinella,
con l'accento di mesta favella,
che natura a te in dono compartì.
Quando solchi lo spazio infinito,
all'aprir della fredda stagione,
reca ovunque la triste canzone,
ch'è il lamento del prode che muor.
Vedi a rivi l'italico sangue,
che bruttò di Montana il paese?
Lo versò l'orgoglioso francese
in difesa al Pontefice-re.
Maledetto di Francia il signore,
vil monarca, spergiuro il più tristo,
che al volubil (1) Vicario di Cristo (2)
sta in difesa di trono e d'aitar!
i disastri, o gentil rondinella,
con l'accento di mesta favella,
che natura a te in dono compartì.
Quando solchi lo spazio infinito,
all'aprir della fredda stagione,
reca ovunque la triste canzone,
ch'è il lamento del prode che muor.
Vedi a rivi l'italico sangue,
che bruttò di Montana il paese?
Lo versò l'orgoglioso francese
in difesa al Pontefice-re.
Maledetto di Francia il signore,
vil monarca, spergiuro il più tristo,
che al volubil (1) Vicario di Cristo (2)
sta in difesa di trono e d'aitar!
Note
Note:(1)
Alcune edizioni riportano “bugiardo”.
L'autore non si riferisce al Papa nella qualità sua di sovrano spirituale di rutta la Chiesa, ma nella qualità di sovrano temporale che aveva, nei primi mesi del suo regno, suscitato tante speranze nel cuore dei liberali e li aveva di poi disillusi, cedendo alle rimostranze ed alle minacce dell'Austria.
(2)
II popolo non perdonava a Pio IX che, dopo avere offerto la libertà e la speranza della redenzione dallo straniero, aveva affidato la salvezza e la protezione del suo trono a Napoleone III. Egli chiamava spesso, nei suoi canti, il monarca francese « vilissimo sire, figlio di stirpe codarda »... E ai Francesi che avevano esperimentato sui petti italiani i famosi Chassepots augurava di fare la stessa fine che in Sicilia, in occasione dei Vespri, avevano fatto i loro antenati..