TRENTO E TRIESTE
Anno: 1912
Gruppo:
Testo: Umberto DebiasiMusica: Michele Mattioni
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Dalle vette del Trentino
Alle spiagge di Salvore,
Nuovo grido di dolore
Pien d'angoscia risonò;
Si diffuse via per l'Alpe
E trascorse la marina
Dalla costa dalmatina
Fino a Trento riecheggiò.
Siano infrante le catene
E si vendichi l'offesa ;
Ogni cor dell'ora attesa
L'ansia trepido sentì.
E' passato il tempo triste :
Grande Italia era la schiava :
Della maglia, della clava
Oggi alfine si vestì.
Nella fulgida corona
Brilleranno ancor due stelle :
Sono forse le piìi belle
Che il gran Dio le destinò.
Su venite, avanti, avanti,
Poderose invitte schiere ;
Dispiegate le bandiere :
Troppo tempo s'aspettò!
Ecco l'aquile di Roma
Han ripreso l'alto volo.
Come allor che sovra il suolo
Di Cirene si librar;
E han drizzati gli ampi vanni
Su Trieste, sopra Trento,
Nunziatrici dell'evento
Che i fratelli sospirar.
Dal naviglio oltrapossente.
Il fragore del cannone
La diana e la canzone.
Suoni alfin di libertà ;
E, dall'Alpe al glauco mare
Dove Lissa sta in vedetta,
Sia compiuta la vendetta :
Tutta Italia esulterà.
Nella fulgida corona
Brilleranno ancor due stelle :
Sono forse le piiì belle
Che il gran Dio le destinò.
Su venite, avanti, avanti,
Poderose, invitte schiere ;
Dispiegate le bandiere :
Troppo tempo s'aspettò ! •
Alle spiagge di Salvore,
Nuovo grido di dolore
Pien d'angoscia risonò;
Si diffuse via per l'Alpe
E trascorse la marina
Dalla costa dalmatina
Fino a Trento riecheggiò.
Siano infrante le catene
E si vendichi l'offesa ;
Ogni cor dell'ora attesa
L'ansia trepido sentì.
E' passato il tempo triste :
Grande Italia era la schiava :
Della maglia, della clava
Oggi alfine si vestì.
Nella fulgida corona
Brilleranno ancor due stelle :
Sono forse le piìi belle
Che il gran Dio le destinò.
Su venite, avanti, avanti,
Poderose invitte schiere ;
Dispiegate le bandiere :
Troppo tempo s'aspettò!
Ecco l'aquile di Roma
Han ripreso l'alto volo.
Come allor che sovra il suolo
Di Cirene si librar;
E han drizzati gli ampi vanni
Su Trieste, sopra Trento,
Nunziatrici dell'evento
Che i fratelli sospirar.
Dal naviglio oltrapossente.
Il fragore del cannone
La diana e la canzone.
Suoni alfin di libertà ;
E, dall'Alpe al glauco mare
Dove Lissa sta in vedetta,
Sia compiuta la vendetta :
Tutta Italia esulterà.
Nella fulgida corona
Brilleranno ancor due stelle :
Sono forse le piiì belle
Che il gran Dio le destinò.
Su venite, avanti, avanti,
Poderose, invitte schiere ;
Dispiegate le bandiere :
Troppo tempo s'aspettò ! •
Note
La spedizione libica ebbe nell'Irredenta una grande eco, essendo stata considerata come una affermazione di forza e di ardimento dopo tanti anni di trepida e debole politica estera, e come il preludio ad una più grande e importante spedizione. L'inno-marcia Trento e Trieste fu composto da Umberto Debiasi e musicato da Michele Mattioni(da “Inni di Guerra e Canti Patriottici del popolo italiano” Ed. Risorgimento, Milano,1915)