ALL'OSPEDAL DI GENOVA
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Testo e musica: (Anonimo)Menu
Amavo una ragazza
l'amavo per sposarla,
non posso più baciarla
me l'ha rapita il ciel.
All' Ospedal di Genova
dove me l'han ompagnata,
era tanto malata
malata da morir.
Me l'ha rapita il cielo
me l'ha rapita Iddio,
voglio morire anch'io
voglio morir con te.
Mi disse caro: « Alberto
son quasi moribonda,
l'amore ci circonda
devi morire con me. »
Andai dal farmacista
comprai della cicuta
e me la son bevuta
sperando di moririr.
Ma giunto in paradiso
vidi la mia Ginetta
che stava stretta stretta,
in braccio a un Cherubin!
Al colmo del furore
andai dal Padreterno
e dissi : « C'è l'inferno
« qui dentro, nel mio cor! »
Rispose il Padreterno :
« Quando c'è la salute...
di teste qui cornute,
ce ne son mille e più! ».
Ferito e disgustato,
colpito in fondo al cuore,
io presi il discensore
e ritornai quaggiù.
l'amavo per sposarla,
non posso più baciarla
me l'ha rapita il ciel.
All' Ospedal di Genova
dove me l'han ompagnata,
era tanto malata
malata da morir.
Me l'ha rapita il cielo
me l'ha rapita Iddio,
voglio morire anch'io
voglio morir con te.
Mi disse caro: « Alberto
son quasi moribonda,
l'amore ci circonda
devi morire con me. »
Andai dal farmacista
comprai della cicuta
e me la son bevuta
sperando di moririr.
Ma giunto in paradiso
vidi la mia Ginetta
che stava stretta stretta,
in braccio a un Cherubin!
Al colmo del furore
andai dal Padreterno
e dissi : « C'è l'inferno
« qui dentro, nel mio cor! »
Rispose il Padreterno :
« Quando c'è la salute...
di teste qui cornute,
ce ne son mille e più! ».
Ferito e disgustato,
colpito in fondo al cuore,
io presi il discensore
e ritornai quaggiù.
Note
Successive versioni e varianti:N. R. AMAVO UNA RAGAZZA Periodo: Fascismo