LA LEGGENDA DEL FASCIO (Cagoja)
Anno: 1921
Gruppo:
Testo: (Anonimo)Musica: E. A. Mario
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La gente già godeva quella solita sua gioia
seguendo ogni consiglio di Cagoja,
aveva scioperato con la vera convinzione
di preparare la “rivoluzione”!
“Oh! La faremo, – si diceva loro –
avremo la vittoria sul lavoro!
Ma intanto e di già qualcuno c’era
che indossava la camicia nera,
con fede e con ardore usciva e poi
col manganello in man, gridava forte: “A noi!”
I rivoluzionari “coraggiosi” furon visti
a “far la maratona” coi fascisti.
Fuggirono incalzati per le strade a più non posso,
gettando a terra il fazzoletto rosso
ed i fascisti andaron tutti fieri
con alla testa i gagliardetti neri;
intanto a Roma si svolgeva il dramma
che d’entusiasmo al ricordar c’infiamma:
il Condottier delle Camicie Nere
andava appresso al re per prendere il potere.
L’appello dei manipoli si fece tristemente,
qualcuno non rispose più: “Presente!”.
Ah! Quante madri ho visto conservar con fede e amore,
una camicia nera, il Tricolore;
camicia nera, simbolo di gloria,
ricordi del Fascismo la vittoria,
ricordi pure il figlio prediletto
che innanzi a tutti aveva il gagliardetto,
quel figlio che gridò pria di partire:
“Per il Duce e per il Re: vincere o morire!”
seguendo ogni consiglio di Cagoja,
aveva scioperato con la vera convinzione
di preparare la “rivoluzione”!
“Oh! La faremo, – si diceva loro –
avremo la vittoria sul lavoro!
Ma intanto e di già qualcuno c’era
che indossava la camicia nera,
con fede e con ardore usciva e poi
col manganello in man, gridava forte: “A noi!”
I rivoluzionari “coraggiosi” furon visti
a “far la maratona” coi fascisti.
Fuggirono incalzati per le strade a più non posso,
gettando a terra il fazzoletto rosso
ed i fascisti andaron tutti fieri
con alla testa i gagliardetti neri;
intanto a Roma si svolgeva il dramma
che d’entusiasmo al ricordar c’infiamma:
il Condottier delle Camicie Nere
andava appresso al re per prendere il potere.
L’appello dei manipoli si fece tristemente,
qualcuno non rispose più: “Presente!”.
Ah! Quante madri ho visto conservar con fede e amore,
una camicia nera, il Tricolore;
camicia nera, simbolo di gloria,
ricordi del Fascismo la vittoria,
ricordi pure il figlio prediletto
che innanzi a tutti aveva il gagliardetto,
quel figlio che gridò pria di partire:
“Per il Duce e per il Re: vincere o morire!”