ME NE FREGO [Disperata]
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Testo e musica: (Anonimo)Menu
Eja, eja, alalà!
La “Disperata” eccola qua!
“Me ne frego!” è il nostro motto,
me ne frego di morire,
me ne frego dei pussisti
e del “sol dell’avvenire”.
Se il “sol dell’avvenire”
è rosso di colore
me ne frego di morire
difendendo il Tricolore!
Eja, eja, alalà!
La “Disperata” eccola qua!
O Fascisti, o legione guerriera,
in difesa l’Italia ci chiama,
tutti intorno alla sacra bandiera
che sol noma suo figlio chi l’ama.
Con polso fermo impugnamo l’armi
contro i seguaci del dio Lenìn
ed al canto dei nostri carmi
del comunismo vogliam la fin.
Eja, eja, alalà!
La “Disperata” eccola qua!
Siam pronti e vigili in ogni momento,
con le bombe e con il pugnale,
noi siam legati con giuramento
al più sublime di ogni ideale.
Dunque pugniamo, pugniamo da forti,
per l’alma Patria, per il suo onore,
perché Giordani e gli altri morti
ci trovin degni del lor valor.
Eja, eja, alalà!
La “Disperata” eccola qua!
“A noi!”, è grido di battaglia,
pien di fede, pien d’ardor
e a tal grido ci si scaglia
contro tutti i traditor.
Disperato è il nostro grido
per l’Italia unico amor,
per l’Italia, nostro nido,
non si pianga se si muor.
Eja, eja, alalà!
La “Disperata” eccola qua!
Siamo Fascisti votati all’azione,
giovinezza di sacri ideali,
sempre pronti per la Nazione
perché non sanguini più d’altri mali.
Siamo del Fascio possente pugno
che vuol l’Italia senza rossore
e ben sappiam picchiar sul grugno
ai senza Patria d’ogni color.
Eja, eja, alalà!
La “Disperata” eccola qua!
“Me ne frego!” è il nostro motto,
me ne frego di morire,
me ne frego di Bombacci
e del sol dell’avvenire.
Col vessillo tutto nero
che ci stringe attorno a sè,
o Cagoja di Dronero
me ne frego anche di te.
Eja, eja, alalà!
Me ne frego!
La “Disperata” eccola qua!
“Me ne frego!” è il nostro motto,
me ne frego di morire,
me ne frego dei pussisti
e del “sol dell’avvenire”.
Se il “sol dell’avvenire”
è rosso di colore
me ne frego di morire
difendendo il Tricolore!
Eja, eja, alalà!
La “Disperata” eccola qua!
O Fascisti, o legione guerriera,
in difesa l’Italia ci chiama,
tutti intorno alla sacra bandiera
che sol noma suo figlio chi l’ama.
Con polso fermo impugnamo l’armi
contro i seguaci del dio Lenìn
ed al canto dei nostri carmi
del comunismo vogliam la fin.
Eja, eja, alalà!
La “Disperata” eccola qua!
Siam pronti e vigili in ogni momento,
con le bombe e con il pugnale,
noi siam legati con giuramento
al più sublime di ogni ideale.
Dunque pugniamo, pugniamo da forti,
per l’alma Patria, per il suo onore,
perché Giordani e gli altri morti
ci trovin degni del lor valor.
Eja, eja, alalà!
La “Disperata” eccola qua!
“A noi!”, è grido di battaglia,
pien di fede, pien d’ardor
e a tal grido ci si scaglia
contro tutti i traditor.
Disperato è il nostro grido
per l’Italia unico amor,
per l’Italia, nostro nido,
non si pianga se si muor.
Eja, eja, alalà!
La “Disperata” eccola qua!
Siamo Fascisti votati all’azione,
giovinezza di sacri ideali,
sempre pronti per la Nazione
perché non sanguini più d’altri mali.
Siamo del Fascio possente pugno
che vuol l’Italia senza rossore
e ben sappiam picchiar sul grugno
ai senza Patria d’ogni color.
Eja, eja, alalà!
La “Disperata” eccola qua!
“Me ne frego!” è il nostro motto,
me ne frego di morire,
me ne frego di Bombacci
e del sol dell’avvenire.
Col vessillo tutto nero
che ci stringe attorno a sè,
o Cagoja di Dronero
me ne frego anche di te.
Eja, eja, alalà!
Me ne frego!