OLIO DI RICINO
Anno: 1922
Gruppo:
Testo: U. MonteverdeMusica: A. Vezzalini
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Olio di ricino
purga ideale
divino nettare
sommo cordiale
grato allo stomaco,
dolce alla bocca
tutti t'invocano
Bazza a chi tocca!
Ti trangugiavano
gli antichi ad once
i rei ti bevano
oggi a bigonce,
tu il venire
liberi immantinente
dai pensier tordidi
purghi la mente.
Olio di ricino,
olio divin
di morte i brividi
metti a Lenin!
Il naso arricciano
Pus e Pipė
Tu sei l'oracolo
dei nostri dė!
A chi tra spasimi
settari strilla
non ordinategli
la camomilla,
sena e poligola
son cose viete
Olio dė ricino
dar gli dovete.
Era l'Italia
triste ammalata
con questo farmaco
l'anno purgata.
La faccia pallida
or le sinfiora
pių bella e florida
sorride ancora.
Olio di ricino,
olio divin
di morte i brividi
metti a Lenin!
Il naso arricciano
Pus e Pipė
Tu sei l'oracolo
dei nostri dė!
Mostrando in aria
oh! meraviglia,
d' olio di ricino
sol la bottiglia,
1' ire svaniscono
e in pochi istanti
tutti diventano
stinchi di santi.
Uomini e femmine,
ricchi e straccioni,
plebei e nobili,
servi e padroni
sgranando gli occhi,
al tuo inventore,
olio di ricino,
fan tutti onore.
Olio di ricino,
olio divin
di morte i brividi
metti a Lenin!
Il naso arricciano
Pus e Pipė
Tu sei l'oracolo
dei nostri dė!
purga ideale
divino nettare
sommo cordiale
grato allo stomaco,
dolce alla bocca
tutti t'invocano
Bazza a chi tocca!
Ti trangugiavano
gli antichi ad once
i rei ti bevano
oggi a bigonce,
tu il venire
liberi immantinente
dai pensier tordidi
purghi la mente.
Olio di ricino,
olio divin
di morte i brividi
metti a Lenin!
Il naso arricciano
Pus e Pipė
Tu sei l'oracolo
dei nostri dė!
A chi tra spasimi
settari strilla
non ordinategli
la camomilla,
sena e poligola
son cose viete
Olio dė ricino
dar gli dovete.
Era l'Italia
triste ammalata
con questo farmaco
l'anno purgata.
La faccia pallida
or le sinfiora
pių bella e florida
sorride ancora.
Olio di ricino,
olio divin
di morte i brividi
metti a Lenin!
Il naso arricciano
Pus e Pipė
Tu sei l'oracolo
dei nostri dė!
Mostrando in aria
oh! meraviglia,
d' olio di ricino
sol la bottiglia,
1' ire svaniscono
e in pochi istanti
tutti diventano
stinchi di santi.
Uomini e femmine,
ricchi e straccioni,
plebei e nobili,
servi e padroni
sgranando gli occhi,
al tuo inventore,
olio di ricino,
fan tutti onore.
Olio di ricino,
olio divin
di morte i brividi
metti a Lenin!
Il naso arricciano
Pus e Pipė
Tu sei l'oracolo
dei nostri dė!