DIANA D'ITALIA
Anno:
Gruppo:
Testo: Carlo ZangariniMusica: Giuseppe Pettinato
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Il ciel d’Italia è tutto un tricolore,
il Duce parla in rombo d’uragan
e su la folla, che gli lancia il cuore,
cantando passa un vol d’aeroplan.
Abbrucia il sol dell’Africa ogni petto
e là vogliamo il nostro posto al sol:
l’Italia è in piedi e sta del Duce al detto
e quel che vuol l’Italia Dio lo vuol!
Campana, suona suona suona!
Squillate, trombe, l’ora del destin!
Al vostro appel,
per mare e ciel,
riprende ancora
la Vittoria il suo cammin.
Campana, suona, tromba, squilla
la diana dell’italica virtù!
All’avvenir
le strade aprir
saprà la nostra gioventù.
Noi strapperem gli schiavi a le catene
e il loro gran paese arricchirem:
se poi le negre ci vorranno bene
le nostre belle mai non scorderem.
E per ricordo della mamma cara
un morettino prenderemo a man,
e gli diremo: o morettino, impara,
a dir tu pure mamma in italian!
Campana, suona suona suona!
Squillate, trombe, l’ora del destin!
Al vostro appel,
per mare e ciel,
riprende ancora
la Vittoria il suo cammin.
Campana, suona, tromba, squilla
la diana dell’italica virtù!
All’avvenir
le strade aprir
saprà la nostra gioventù.
Un giorno, in un trionfo di bandiere,
del Re, del Duce sotto il guardo fier,
per Roma sfileran le belle schiere,
che han rinnovato il suo civile imper.
Tra baci e fiori e gloria di vessilli,
tra un alalà di grida e di canzon,
risentiremo, trombe, i vostri squilli,
ricorderem, campane, il vostro suon.
Campana, suona suona suona!
Squillate, trombe, l’ora del destin!
Al vostro appel,
per mare e ciel,
riprende ancora
la Vittoria il suo cammin.
Campana, suona, tromba, squilla
la diana dell’italica virtù!
All’avvenir
le strade aprir
saprà la nostra gioventù.
il Duce parla in rombo d’uragan
e su la folla, che gli lancia il cuore,
cantando passa un vol d’aeroplan.
Abbrucia il sol dell’Africa ogni petto
e là vogliamo il nostro posto al sol:
l’Italia è in piedi e sta del Duce al detto
e quel che vuol l’Italia Dio lo vuol!
Campana, suona suona suona!
Squillate, trombe, l’ora del destin!
Al vostro appel,
per mare e ciel,
riprende ancora
la Vittoria il suo cammin.
Campana, suona, tromba, squilla
la diana dell’italica virtù!
All’avvenir
le strade aprir
saprà la nostra gioventù.
Noi strapperem gli schiavi a le catene
e il loro gran paese arricchirem:
se poi le negre ci vorranno bene
le nostre belle mai non scorderem.
E per ricordo della mamma cara
un morettino prenderemo a man,
e gli diremo: o morettino, impara,
a dir tu pure mamma in italian!
Campana, suona suona suona!
Squillate, trombe, l’ora del destin!
Al vostro appel,
per mare e ciel,
riprende ancora
la Vittoria il suo cammin.
Campana, suona, tromba, squilla
la diana dell’italica virtù!
All’avvenir
le strade aprir
saprà la nostra gioventù.
Un giorno, in un trionfo di bandiere,
del Re, del Duce sotto il guardo fier,
per Roma sfileran le belle schiere,
che han rinnovato il suo civile imper.
Tra baci e fiori e gloria di vessilli,
tra un alalà di grida e di canzon,
risentiremo, trombe, i vostri squilli,
ricorderem, campane, il vostro suon.
Campana, suona suona suona!
Squillate, trombe, l’ora del destin!
Al vostro appel,
per mare e ciel,
riprende ancora
la Vittoria il suo cammin.
Campana, suona, tromba, squilla
la diana dell’italica virtù!
All’avvenir
le strade aprir
saprà la nostra gioventù.