Canzoni

DUX

Anno: 1938

Gruppo:

Testo: Vittorio Emanuele Bravetta
Musica: Angelo Tortone

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Con Tuo Padre la Forza picchia e foggia.
Con Tua Madre l’Amore ninna e cuce.
Nella casa di sassi entra la pioggia,
ma il Fuoco, ardendo, sa che sarai DUCE!

Per il tozzo bagnato alle fontane,
per la fame sofferta in duro esilio,
tu fai crescere il grano, il nostro pane,
fai, d’ogni estate, un canto di Virgilio!

Gloria della nostra Razza,
specchio del latino sol;
schiudi le sorgenti,
spargi le sementi;
UNO, senza eguali: TU!

La nuova Italia trova il Pastor
di primavera, di romanità;
a te corre la Gioventù,
ricantando l’inno d’April:
inno antico, nuova virtù
dal Latin Sangue gentil!

DUCE, Roma, che dal sangue uscì,
con la Civiltà reca l’Amor;
Amore sacro della Vita;
chi distruggerlo potrà?
Scure tagliente, per difesa,
DUCE, nel tuo pugno sta!

La tua voce ritempra, esalta, incita;
il tuo verbo s’incidenel metallo.
Dalle vene con gioia esce la vita,
pur che Tu vinca, grande sul cavallo!

Per la pace, che il ferro dona ai forti,
per la prole, che premia i focolari.
Tu fai splendere il sole in fronte ai Morti.
Fai, di te stesso, un’arma ai Monti, ai Mari!

Gloria della nostra Razza,
specchio del latino sol;
schiudi le sorgenti,
spargi le sementi;
UNO, senza eguali: TU!

La nuova Italia trova il Pastor
di primavera, di romanità;
a te corre la Gioventù,
ricantando l’inno d’April:
inno antico, nuova virtù
dal Latin Sangue gentil!

DUCE, Roma, che dal sangue uscì,
con la Civiltà reca l’Amor;
Amore sacro della Vita;
chi distruggerlo potrà?
Scure tagliente, per difesa,
DUCE, nel tuo pugno sta!