INNO A MUSSOLINI (Monleone)
Anno: 1926
Gruppo:
Testo: Giovanni MonleoneMusica: Giovanni Nibbi
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Eia! Alalà!
Eia! Alalà!
Al Duce gloria!
Fede! Vittoria!
Salve, o Duce! Dall’Alpe gagliarda
dalle piane al bel triplice mar
un’Italia novella a te guarda
come al chiaro fulgor solar!
Al fulgor che avvampò nella notte
dell’ignavia, dell’onta, del duol
per svelare alle turbe corrotte
che d’Italia risorto era il sol!
Fu il prodigio! Sperduto al tuo raggio,
come ombra fuggente il mattin,
dileguò il bieco armento selvaggio,
del suo sogno gementdo la fin!
Tu sorgesti! Al tuo grido che incita
s’adunò il bello italico ardor.
Armò braccia, armò i cuori, armò vita.
Fu l’Italia per te, o Dittator!
Sui fastigi dell’Alpe
la Vittoria
già due volte risorta
veglia sta.
Dalle venete balze
or la gloria
sotto il cielo di Roma
trasvolò.
Sotto il cielo di roma
per te, o Duce,
è l’italica prode
gioventù.
Per le terre e sui mari
nova luce
gira rifolgora. – Italia,
alalà!
Eia! Alalà!
Al Duce gloria!
Fede! Vittoria!
Salve, o Duce! Dall’Alpe gagliarda
dalle piane al bel triplice mar
un’Italia novella a te guarda
come al chiaro fulgor solar!
Al fulgor che avvampò nella notte
dell’ignavia, dell’onta, del duol
per svelare alle turbe corrotte
che d’Italia risorto era il sol!
Fu il prodigio! Sperduto al tuo raggio,
come ombra fuggente il mattin,
dileguò il bieco armento selvaggio,
del suo sogno gementdo la fin!
Tu sorgesti! Al tuo grido che incita
s’adunò il bello italico ardor.
Armò braccia, armò i cuori, armò vita.
Fu l’Italia per te, o Dittator!
Sui fastigi dell’Alpe
la Vittoria
già due volte risorta
veglia sta.
Dalle venete balze
or la gloria
sotto il cielo di Roma
trasvolò.
Sotto il cielo di roma
per te, o Duce,
è l’italica prode
gioventù.
Per le terre e sui mari
nova luce
gira rifolgora. – Italia,
alalà!