INNO DEL GENIO
Anno: 1937
Gruppo:
Testo: Ferdinando CiprianiFrancesco Bettio Musica: Domenico Capella
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Siamo del Genio le falangi austere!
nel braccio e nel pensiero
fremono in noi le virtù guerriere
che han dato a Roma l’universo Impero.
Rivive in noi l’Artiere
che gareggiò col fante,
balzando avanti con le balde schiere
sulle difese infrante.
Arma del Genio tu sei la più bella
noi siamo tutti un sol uomo con te,
dell’Armi tutte tu sei la sorella
Nel nome santo d’Italia e del Re;
Arma del Genio tu sei la più forte,
se un giorno il Duce ci chiama con sè,
noi siamo pronti a sfidare la morte
per la grandezza d’Italia e del Re.
Frangi le zolle, rude zappatore,
e la roccia tenace;
il cielo della Patria, o minatore,
scuoti col rombo della mina audace.
La volontà dei forti
dovunque si diffonda,
dalla battaglia per guidar le sorti
lungo il filo e con l’onda.
Arma del Genio tu sei la più bella
noi siamo tutti un sol uomo con te,
dell’Armi tutte tu sei la sorella
Nel nome santo d’Italia e del Re;
Arma del Genio tu sei la più forte,
se un giorno il Duce ci chiama con sè,
noi siamo pronti a sfidare la morte
per la grandezza d’Italia e del Re.
Scocca sicura, magica scintilla,
e lo spazio divora;
nella tua luce certezza brilla
d’esser, lontan, sorretti e uniti ognora
tra il ferro e il fuoco incida
la radio la sua gloria
per guidar tutti nell amischia infida
a un fine sol : «Vittoria!»
Arma del Genio tu sei la più bella
noi siamo tutti un sol uomo con te,
dell’Armi tutte tu sei la sorella
Nel nome santo d’Italia e del Re;
Arma del Genio tu sei la più forte,
se un giorno il Duce ci chiama con sè,
noi siamo pronti a sfidare la morte
per la grandezza d’Italia e del Re.
GItta il tuo ponte sopra il flutto avverso
animoso pontiere,
ne la potenza del tuo remo immerso
fidan protese le impazienti schiere.
del geno tutti figli,
lungo le strade aperte a la Vittoria
oltre tutti i perigli!
Arma del Genio tu sei la più bella
noi siamo tutti un sol uomo con te,
dell’Armi tutte tu sei la sorella
Nel nome santo d’Italia e del Re;
Arma del Genio tu sei la più forte,
se un giorno il Duce ci chiama con sè,
noi siamo pronti a sfidare la morte
per la grandezza d’Italia e del Re.
nel braccio e nel pensiero
fremono in noi le virtù guerriere
che han dato a Roma l’universo Impero.
Rivive in noi l’Artiere
che gareggiò col fante,
balzando avanti con le balde schiere
sulle difese infrante.
Arma del Genio tu sei la più bella
noi siamo tutti un sol uomo con te,
dell’Armi tutte tu sei la sorella
Nel nome santo d’Italia e del Re;
Arma del Genio tu sei la più forte,
se un giorno il Duce ci chiama con sè,
noi siamo pronti a sfidare la morte
per la grandezza d’Italia e del Re.
Frangi le zolle, rude zappatore,
e la roccia tenace;
il cielo della Patria, o minatore,
scuoti col rombo della mina audace.
La volontà dei forti
dovunque si diffonda,
dalla battaglia per guidar le sorti
lungo il filo e con l’onda.
Arma del Genio tu sei la più bella
noi siamo tutti un sol uomo con te,
dell’Armi tutte tu sei la sorella
Nel nome santo d’Italia e del Re;
Arma del Genio tu sei la più forte,
se un giorno il Duce ci chiama con sè,
noi siamo pronti a sfidare la morte
per la grandezza d’Italia e del Re.
Scocca sicura, magica scintilla,
e lo spazio divora;
nella tua luce certezza brilla
d’esser, lontan, sorretti e uniti ognora
tra il ferro e il fuoco incida
la radio la sua gloria
per guidar tutti nell amischia infida
a un fine sol : «Vittoria!»
Arma del Genio tu sei la più bella
noi siamo tutti un sol uomo con te,
dell’Armi tutte tu sei la sorella
Nel nome santo d’Italia e del Re;
Arma del Genio tu sei la più forte,
se un giorno il Duce ci chiama con sè,
noi siamo pronti a sfidare la morte
per la grandezza d’Italia e del Re.
GItta il tuo ponte sopra il flutto avverso
animoso pontiere,
ne la potenza del tuo remo immerso
fidan protese le impazienti schiere.
del geno tutti figli,
lungo le strade aperte a la Vittoria
oltre tutti i perigli!
Arma del Genio tu sei la più bella
noi siamo tutti un sol uomo con te,
dell’Armi tutte tu sei la sorella
Nel nome santo d’Italia e del Re;
Arma del Genio tu sei la più forte,
se un giorno il Duce ci chiama con sè,
noi siamo pronti a sfidare la morte
per la grandezza d’Italia e del Re.