Canzoni

ITALIA IN MARCIA (LA CANZONE DELL'IMPERO)

Anno:

Gruppo:

Testo: Luigi Emanuele Gianturco
Musica: Armando Gala

Abbiam sciolto dal fascio di verghe
affilata la scure littoria;
apre il varco a la nostra vittoria,
spezza i ceppi de la schiavitù.
Traccia solchi fecondi l’aratro
là dov’eran deserto e barbarie.
Segna Roma le genti più varie
col suggel de la sua civiltà.

Questo blocco chi l’incrina?
Non siam ricchi di benzina
ma siam ricchi di ardimenti.
Siamo soli e siam potenti.
Va il motore della storia,
va il motore della gloria,
quando il sangue lo alimenti.
Giovinezza! Pel Duce e pel Re!


Quanti sogni d’amore e di gioia
racchiudevan le fedi nuziali!
Or quei sogni sorreggon l’ali
de la nostra Vittoria laggiù.
Con che cuore la Madre serbava
del caduto figliuol la medaglia:
e la dona per questa battaglia!
Così il figlio ritorna a lottar.

Questo blocco chi l’incrina?
Non siam ricchi di benzina
ma siam ricchi di ardimenti.
Siamo soli e siam potenti.
Va il motore della storia,
va il motore della gloria,
quando il sangue lo alimenti.
Giovinezza! Pel Duce e pel Re!


Quanto più numerosi i nemici
più sicuro e più vasto il bersaglio:
siamo pronti al più duro sbaraglio.
Giù nel mucchio! Con bombe e pugnal!
Torna Cesare: ed al mondo stupito
il miracol nuovissimo appare:
tutto un mondo pronto a marciare
alle mete che il Duce segnò.

Questo blocco chi l’incrina?
Non siam ricchi di benzina
ma siam ricchi di ardimenti.
Siamo soli e siam potenti.
Va il motore della storia,
va il motore della gloria,
quando il sangue lo alimenti.
Giovinezza! Pel Duce e pel Re!


Son tornati Galliano e Toselli,
ritti contro le torme irrompenti:
e Dabormida leva frementi
le sue piume per sfida al destin.
Di De Rosa i cannoni martellano
sul nemico così come allora!
Giunge sempre magnifica l’ora
di riscossa, o Italia, per te!

Questo blocco chi l’incrina?
Non siam ricchi di benzina
ma siam ricchi di ardimenti.
Siamo soli e siam potenti.
Va il motore della storia,
va il motore della gloria,
quando il sangue lo alimenti.
Giovinezza! Pel Duce e pel Re!


Torna Cesare e torna l’Impero
sopra i colli fatali di Roma.
Questa Italia nessuna la doma
poi che il Duce il suo cuor le donò.
Quanto più numerosi i nemici
più sicuro e più vasto il bersaglio.
Siamo pronti, al più duro sbaraglio.
Giù nel mucchio! Con bombe e pugnal!

Questo blocco chi l’incrina?
Non siam ricchi di benzina
ma siam ricchi di ardimenti.
Siamo soli e siam potenti.
Va il motore della storia,
va il motore della gloria,
quando il sangue lo alimenti.
Giovinezza! Pel Duce e pel Re!

Note

II Versione dell'omonima canzone che di differenzia per l'aggiunta della Vª strofa.