LA CANZONE DELLA VITTORIA
Anno: 1937
Gruppo:
Testo: Danilo ForinaMusica: Francesco Pellegrino
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Partì cantando il Fante, il Legionario,
allor che il Duce l'ordine lanciò,
e nei suoi occhi un raggio d'infinito
s'accese, e pien d'audacia balenò.
La fede in cuore e il riso sulla bocca,
come nel tempo in cui si vinse al Piave:
Egli esclamo: «Rivendico l'Impero
che di Roma un tempo già fu!».
Marcia la giovinezza
incontro all'avvenire
per vincere o morire.
Marcia col cuor sincero
mentre, radioso, il sole lassù
illumina l'Italia vegliata ancor di più
dal Duce fondatore dell'Impero!
E riportò nel segno del Littorio
il giusto premio che il destin segnò;
aveva scritto pagine di storia
col tricolore al vento egli avanzò.
E la vittoria emerse luminosa
da quel valore italico grandioso
che sempre fu l'onore della stirpe
destinata sul mondo a imperar.
Marcia la giovinezza
incontro all'avvenire
per vincere o morire.
Marcia col cuor sincero
mentre, radioso, il sole lassù
illumina l'Italia vegliata ancor di più
dal Duce fondatore dell'Impero!
allor che il Duce l'ordine lanciò,
e nei suoi occhi un raggio d'infinito
s'accese, e pien d'audacia balenò.
La fede in cuore e il riso sulla bocca,
come nel tempo in cui si vinse al Piave:
Egli esclamo: «Rivendico l'Impero
che di Roma un tempo già fu!».
Marcia la giovinezza
incontro all'avvenire
per vincere o morire.
Marcia col cuor sincero
mentre, radioso, il sole lassù
illumina l'Italia vegliata ancor di più
dal Duce fondatore dell'Impero!
E riportò nel segno del Littorio
il giusto premio che il destin segnò;
aveva scritto pagine di storia
col tricolore al vento egli avanzò.
E la vittoria emerse luminosa
da quel valore italico grandioso
che sempre fu l'onore della stirpe
destinata sul mondo a imperar.
Marcia la giovinezza
incontro all'avvenire
per vincere o morire.
Marcia col cuor sincero
mentre, radioso, il sole lassù
illumina l'Italia vegliata ancor di più
dal Duce fondatore dell'Impero!