LA CARABINA DEL BERSAGLIERE [V Strofe]
Anno: 1941
Gruppo:
Testo: Domenico Carbone(Anonimo) Musica: (Anonimo)
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Mia carabina, mia fidanzata,
dal di che in campo t’ho fulminato
dolce tripudio della mia mano,
amor dell'occhio con cui ti spiano,
io t'ho giurata la fede mia
sui vasti campi di Lombardia.
Giorno di nozze si ravvicina,
mia carabina.
Mia carabina. parati a festa;
nozze di sangue l'Adige appresta;
ti sarà dote l'aurea medaglia,
vinta nel foco della battaglia;
Altare, un colle preso d'assalto;
letto, la pietra d’un arduo spalto;
e tu d'ogni arma sarai regina,
mia carabina.
Mia carabina, tu sei fremente
come fanciulla pel damo assente.
Brami di guerra la danza orrenda
come fanciulla che il ballo attenda;
il fiero lampo che da te sorte
grida ai nemici: ruina e morte;
ed io rispondo: morte e ruina,
mia carabina.
Mia carabina, tu mai non dici
troppi sul campo sono i nemici
chiedi sol quanti, per opra mia
mordon la terra per agonia.
E se t’aggiungo la baionetta
che t’è sorella nella vendetta,
chi diè più sangue mal s’indovina,
mia carabina.
Mia carabina, nessun lo segua;
il bersagliere passa e dilegua,
corre col vento, col tigre balza,
lo credi a fronte, dietro t'incalza.
Qua si sparpaglia, là si raduna,
pare e dispare la penna bruna,
ma con te sempre, con te cammina,
mia carabina.
dal di che in campo t’ho fulminato
dolce tripudio della mia mano,
amor dell'occhio con cui ti spiano,
io t'ho giurata la fede mia
sui vasti campi di Lombardia.
Giorno di nozze si ravvicina,
mia carabina.
Mia carabina. parati a festa;
nozze di sangue l'Adige appresta;
ti sarà dote l'aurea medaglia,
vinta nel foco della battaglia;
Altare, un colle preso d'assalto;
letto, la pietra d’un arduo spalto;
e tu d'ogni arma sarai regina,
mia carabina.
Mia carabina, tu sei fremente
come fanciulla pel damo assente.
Brami di guerra la danza orrenda
come fanciulla che il ballo attenda;
il fiero lampo che da te sorte
grida ai nemici: ruina e morte;
ed io rispondo: morte e ruina,
mia carabina.
Mia carabina, tu mai non dici
troppi sul campo sono i nemici
chiedi sol quanti, per opra mia
mordon la terra per agonia.
E se t’aggiungo la baionetta
che t’è sorella nella vendetta,
chi diè più sangue mal s’indovina,
mia carabina.
Mia carabina, nessun lo segua;
il bersagliere passa e dilegua,
corre col vento, col tigre balza,
lo credi a fronte, dietro t'incalza.
Qua si sparpaglia, là si raduna,
pare e dispare la penna bruna,
ma con te sempre, con te cammina,
mia carabina.