L'AVVENTURA DI UN SOLDATO ITALIANO CON UN ABISSINA
Anno: 1936
Gruppo:
Testo e musica: (Anonimo)Menu
Trova un soldato nostro un’abissina
che li si pavoneggia a tutto andare,
e piano, piano a lui gli si avvicina facendo cenno volergli parlare ;
ed infatti la moretta
a lui dice in tutta fretta :
“ Bel soldatino
fammi contenta, dammelo un bacino “.
Ma il milite allor a tal proposta
le dice : “ Prima lavatelo il viso
sembri di cioccolata fatta apposta,
tu sei d’inferno e non di paradiso;
con le mani cosi nere
non toccarmi; fai il piacere,
in tal passione
mi laverò con un chilo di sapone “.
Ma quella negra niente impermalita
cerca di farsi ancora più graziosa,
facendosi cosi molto più ardita
e dice : “ Voglio esser la tua sposa
stai sicuro qui al soggiorno
che giammai ti farò un corno,
e un bel bambino
noi lo faremo italo abissino “.
Ma il soldatino nostro a tal proposta
sente bollirsi il sangue nelle venerdì e con sincerità le da la risposta :
“ Solo in Italia ci ho il mio caro bene;
una bella fidanzata
che da me è molto adorata
e il cuor s’infiamma
ancora più per la mia cara mamma “.
“ Sposalo pure un tuo nero abissino
e cerca la tua terra lavorare,
e che non passi l’italo confino
per venirci di notte ad assaltare,
che se no moretta audace
proverai quant’è capace
qui l’italiano
a farvi scappar via molto lontano “.
La negra a tal parole se ne parte
mostrando i denti come fa il leone,
sente che a conquistar lei non ci ha l’arte
e l’ora è terminata pel predone,
così avrà sempre il timore
nel vederlo il tricolore.
E la Somalia
nessun la può toccare, è dell’Italia.
che li si pavoneggia a tutto andare,
e piano, piano a lui gli si avvicina facendo cenno volergli parlare ;
ed infatti la moretta
a lui dice in tutta fretta :
“ Bel soldatino
fammi contenta, dammelo un bacino “.
Ma il milite allor a tal proposta
le dice : “ Prima lavatelo il viso
sembri di cioccolata fatta apposta,
tu sei d’inferno e non di paradiso;
con le mani cosi nere
non toccarmi; fai il piacere,
in tal passione
mi laverò con un chilo di sapone “.
Ma quella negra niente impermalita
cerca di farsi ancora più graziosa,
facendosi cosi molto più ardita
e dice : “ Voglio esser la tua sposa
stai sicuro qui al soggiorno
che giammai ti farò un corno,
e un bel bambino
noi lo faremo italo abissino “.
Ma il soldatino nostro a tal proposta
sente bollirsi il sangue nelle venerdì e con sincerità le da la risposta :
“ Solo in Italia ci ho il mio caro bene;
una bella fidanzata
che da me è molto adorata
e il cuor s’infiamma
ancora più per la mia cara mamma “.
“ Sposalo pure un tuo nero abissino
e cerca la tua terra lavorare,
e che non passi l’italo confino
per venirci di notte ad assaltare,
che se no moretta audace
proverai quant’è capace
qui l’italiano
a farvi scappar via molto lontano “.
La negra a tal parole se ne parte
mostrando i denti come fa il leone,
sente che a conquistar lei non ci ha l’arte
e l’ora è terminata pel predone,
così avrà sempre il timore
nel vederlo il tricolore.
E la Somalia
nessun la può toccare, è dell’Italia.