ME NE FREGO
Anno: 1935
Gruppo:
Testo: E. A. MarioMusica: R. Prisco
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Il motto,
spregiudicato e schietto,
fu detto
da un baldo giovinotto…
Fu trovato molto bello,
se ne fece un ritornello
e il ritornello allegro fa così:
“Me ne frego!
Non so se ben mi spiego:
me ne frego:
fo quel che piace a me!”
L’Italia,
che chiede un posto al sole,
non vuole,
non può star sempre a balia;
il linguaggio suo rivela
ch’ella è uscita di tutela,
e a chi si scandalizza può ripetere così:
“Me ne frego!
Non so se ben mi spiego:
me ne frego:
fo quel che piace a me!”
Al mondo
gli affari sono affari;
gli affari
la ruota son del mondo;
ma l’Italia mette i cuori
nella scala dei valori,
e se non è capita può ben dir:
“Me ne frego!
Non so se ben mi spiego:
me ne frego:
fo quel che piace a me!”
Franchezza,
di marca italiana,
non vana
baldanza che disprezza…
Chi sa bene quel che vuole
non può dir tante parole:
per sbrigarsi gli conviene dir così:
“Me ne frego!
Non so se ben mi spiego:
me ne frego:
fo quel che piace a me!”
È strano,
c’è un ascaro che è allegro,
è negro,
ma parla in italiano…
Per provar che parla bene,
proprio come si conviene,
ripete a perdifiato tutto il dì:
“Me ne frego!
Non so se ben mi spiego:
me ne frego:
fo quel che piace a me!”
spregiudicato e schietto,
fu detto
da un baldo giovinotto…
Fu trovato molto bello,
se ne fece un ritornello
e il ritornello allegro fa così:
“Me ne frego!
Non so se ben mi spiego:
me ne frego:
fo quel che piace a me!”
L’Italia,
che chiede un posto al sole,
non vuole,
non può star sempre a balia;
il linguaggio suo rivela
ch’ella è uscita di tutela,
e a chi si scandalizza può ripetere così:
“Me ne frego!
Non so se ben mi spiego:
me ne frego:
fo quel che piace a me!”
Al mondo
gli affari sono affari;
gli affari
la ruota son del mondo;
ma l’Italia mette i cuori
nella scala dei valori,
e se non è capita può ben dir:
“Me ne frego!
Non so se ben mi spiego:
me ne frego:
fo quel che piace a me!”
Franchezza,
di marca italiana,
non vana
baldanza che disprezza…
Chi sa bene quel che vuole
non può dir tante parole:
per sbrigarsi gli conviene dir così:
“Me ne frego!
Non so se ben mi spiego:
me ne frego:
fo quel che piace a me!”
È strano,
c’è un ascaro che è allegro,
è negro,
ma parla in italiano…
Per provar che parla bene,
proprio come si conviene,
ripete a perdifiato tutto il dì:
“Me ne frego!
Non so se ben mi spiego:
me ne frego:
fo quel che piace a me!”