Canzoni

Messaggio di S. E. Benito Mussolini (al Popolo Nord-Americano ed agli Italiani d'America)

Anno: 1931

Gruppo: DISCORSI: BENITO MUSSOLINI

Testo: Benito Mussolini

Il Messaggio fu raccolto a cura della Società Nazionale del "Grammofono " di Milano per essere trasmesso dal grande giornale "The Chicago Tribune" a mezzo della sua stazione radiotelefonica "WGN" di Chicago.

Con vivo compiacimento, e realizzando un mio autentico e non recente desiderio, colgo l'opportunità di far giungere alla grande nazione d'oltre oceano, ai suoi cittadini ed agli operosi emigrati italiani, la mia voce.
Ho per gli Stati Uniti l'amicizia più cordiale e trovo che con pochi paesi come con essi l'Italia moderna possiede stretti ed autentici legami. Difatti, sia i continui scambi commerciali, sia l'affluire di grandi correnti umane, sia anche un innegabile desiderio di conoscerci e d'apprezzarci, hanno stabilito assidui rapporti tra i due paesi ed hanno fatto nascere una reciproca comprensione morale, da cui è naturalmente scaturita una scambievole simpatia. Entrambe le nazioni, infatti, hanno molti punti in comune; come l'America, anche l'Italia di oggi è sana, semplice, piena di fiducia in sé stessa. Aggiungete a tutto ciò il fascino che le nostre due civiltà esercitano l'una sull'altra, l'attrazione americana per la nostra civiltà millenaria e sempre rifiorente, l'interesse italiano per la civiltà americana in pieno sviluppo rigoglioso.
' Io stesso sono di questa civiltà americana un sincero ammiratore. Vedo in essa - non ostante le sue origini europee - una forza nuova, ricca di poderosi elementi del tutto proprii. La sua originalità più marcata e più seducente è l'avere, come base, il lavoro, inteso con una nuova e bella concezione. Il lavoro, infatti, non è più concepito come una specie di castigo che l'uomo è costretto a subire per un tragico immutabile destino; ma è invece concepito come la vera finalità della vita : ecco un punto di vista che ha veramente una grande importanza nella storia dell'umanità. Gli Stati Uniti ci offrono, così, l'esempio ammirevole di questo stimolo ardente e indomabile di lavoro, di quest'ansia di produrre ricchezza e di spanderla poi nel mondo, per la sua maggiore fecondità.
Si è accusata questa civiltà di esser dominata esclusivamente da fattori meccanici e materiali, di essere imperniata solo sul desiderio del guadagno. Nulla di più falso. La civiltà nord-americana ha dato all'attività spirituale del mondo un contributo non lieve. Nella scienza ha prodotto la genialità di un Edison. Nelle lettere e nella filosofia può vantare le glorie di Longfellow, di Cooper, di Whitman, di Emerson, di Poe, di London, di Twain, di James. E questa civiltà, io credo, ancor più darà nel futuro. Essa creerà immancabilmente un'arte nuova, giovane di spirito e fresca di forme, un'arte con caratteri veramente proprii e che sarà rappresentativa dei sentimenti, del pensiero e della vita del popolo americano. Frammisti alla società americana, vi sono oggi milioni di italiani, che si sono costituiti laggiù una nuova vita : sono finanzieri, professionisti, industriali, operai; umili od oscuri, degni tutti del maggiore rispetto. Pur conservando intenso nel cuore l'amore per la patria lontana e il culto della terra ove son nati, essi sono profondamente e sinceramente attaccati alla grande nazione in cui vivono ed operano. Ed io, come non perdo occasione di elogiarli per la loro condotta che li ha fatti circondare da affetto e da stima, così non cesso di raccomandare loro la disciplina e il massimo rispetto per le istituzioni locali e la devozione per il Paese che li ospita.
Animato da tali sentimenti, convinto dell'esi¬stenza, fra Stati Uniti e Italia, dei profondi legami di cui ho parlato, ho veduto con grande compiacimento farsi sempre più strada nella grande repubblica stellata, la conoscenza dell'Italia e la comprensione del fascismo. Ora, finalmente, tutti in America cono-scono il popolo italiano non più come un elemento decorativo di paesaggi romantici, ma come un popolo ricco di patriottismo, d'operosità e d'energia, disciplinato ed equilibrato, austero ed attivo. Tutti riconoscono il suo spirito nuovo, in cui è moltipllcata ogni attività ed in cui ognuno agisce mosso da un superiore fine nazionale. E quasi tutti oggi vedono nel Regime fascista quel che esso realmente è : un movimento popolare che ha esaltato tutti i valori nazionali; un governo forte che ha riorganizzato la nazione moltiplicandone la produttività e l'energia; un sistema politico che ha creato uno Stato veramente nuovo e moderno, un edificio politico-sociale organico e stabile, in cui tutti i legittimi interessi sono equilibrati ed armonizzati.
Questo riconoscimento da parte degli Stati Uniti non poteva mancare. All'infuori, infatti, delle somi-glianze spirituali che ho già ricordato, anche altri fattori hanno inevitabilmente concorso. Entrambi i
popoli, infine, hanno - uno perché da poco sorto, l'altro perché da poco risorto - il senso di doversi completare, assestare, direi quasi solidificare e la cogni¬zione di dover anteporre a tutto le necessità di svi¬luppo della loro patria.
Stati Uniti e Italia sono oggi, insomma, più vicini che mai. Nati per intendersi a causa delle loro intime i-assomiglianze, i due popoli si sono andati sempre più conoscendo e sempre più stimando. Non divisi da interessi discordi, ma legati da continui rapporti, si sono sempre più intimamente avvicinati. Entrambi fieri d'una guerra combattuta insieme, traggono da essa, risolta ogni questione finanziaria, solo ragioni di compiacimento e ricordi di gloria. Produttori uno di lavoro e uno di lavoratori, trovano nei milioni d'italiani emigrati, perfetto esempio della fusione di due civiltà, un portentoso e proficuo tratto d'unione. Si è stabilito così un rapporto indissolubile di cordialità, d'amicizia e di collaborazione. D'ora in poi i due paesi potranno, ne son certo, percorrere insieme un lungo cammino.
Concludendo, voglio che la mia voce dica oggi ai cittadini americani la mia ammirazione per le loro virtù e la mia simpatia per la loro patria; e dica ai miei connazionali emigrati il mio fervido ricordo ed il mio elogio per la loro rettitudine e la loro infaticabile operosità. Americani ed Italiani d'America, io vi unisco tutti nello stesso caloroso saluto.