Canzoni

STORNELLATA AFRICANA

Anno: 1936

Gruppo:

Testo e musica: (Anonimo)

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O mia biondina ti mando un bacetto
Da Mogadiscio ove son sbarcato,
Nel mentre sento battere nel petto
Un cuore ardente che ti ha tanto amato,
Qui nel suolo africano io penso a te mia bella
Mentra spunta nel ciel la prima stella.

Nella nottata ho traversato il mare
Mentre la luna ancor più risplendeva
Noi militari si stava a cantare
Mentre la nostra faccia sorrideva,
Ed io cantavo a te così lontano
La canzone del Violino Tzigan

Tu mi dicesti avanti di partire:
Dell’affricane non t’innamorare;
Ed io ti giuro e te lo posso dire
Te sola al mondo io potrò adorare;
Qui queste brutte nere sbrendolate
Sembrano di bitume tutte impeciate.

Ne ho vista una con due occhi ardenti
Che rimirava noi baldi soldati
Di perle aveva due fila di denti
E il petto e i fianchi di rosso fasciati
E girava la rota vicino ai militari
Chiedendo ch le dessimo denari.

Ma noi pensando alla nostra famiglia
Le abbiam sul muso fatta una risata
Lei ci ha guardato con brutte ciglia
Poi via lontana da noi sen’è scappata
Ora gira la rota con l’acquolina in bocca
Perché un bianco italiano non le tocca.

Però t’avverto mia cara biondina
Che un bel regalo ti voglio portare
Quando ritorno di sera o mattina
Con le banane mi vedrai arrivare;
E girerò la rota facendoti la mossa
E allora dovrai mangiar quella più grossa

Forse tu potrai dir : “ Tesoro mio
Sia benedetta l’Africa Orientale
Questa banana per me è un gran desio.
Dammene ancora un’altra tale e quale. “
Io girerò il pensiero di farti più contenta
E invece d’una te ne do anche trenta.

Ed ora ti saluto e vo a dormire
Col tuo ritratto sempre sul mio petto,
La tua visione non potrà svanire
Perché di me sei l’angelo diletto,
Io girerò l’idea appena addormentato
Pensando che m’hai forte innamorato.