TI SALUTO … VADO IN ABISSINIA
Anno: 1935
Gruppo:
Testo: Camoglia Pinki (Pino Perotti)Musica: Renzo Oldrati
Carlo Alberto Rossi
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I VERSIONE
Si formano le schiere e i battaglion
che van marciando verso la stazion.
Hanno lasciato il loro paesello
cantando al vento un gaio ritornello.
Il treno parte ed a ogni finestrin
ripete allegramente il soldatin:
Io ti saluto, vado in Abissinia,
cara Virginia,
ma tornerò.
Appena giunto nell’accampamento
dal Reggimento
ti scriverò.
Ti manderò dall’Africa un bel fior
che nasce sotto il ciel dell’Equator. (R.a)
Io ti saluto, vado in Abissinia,
cara Virginia,
ma tornerò!...
Col giovane soldato tutt’ardor
c’è chi sul petto ha i segni del valor,
ma vanno insieme pieni di gaiezza
cantando gli inni della giovinezza
e il vecchio fante che non può partir
rimpiange in cuore di non poter dir:
Io ti saluto, vado in Abissinia,
cara Virginia,
ma tornerò.
Appena giunto nell’accampamento
dal Reggimento
ti scriverò.
Ti manderò dall’Africa un bel fior
che nasce sotto il ciel dell’Equator. (R.a)
Io ti saluto, vado in Abissinia,
cara Virginia,
ma tornerò!...
Dall’Alpi al mare fino all’Equator
innalzeremo ovunque il Tricolor!
Io ti saluto, vado in Abissinia,
cara Virginia, ma tornerò!
Si formano le schiere e i battaglion
che van marciando verso la stazion.
Hanno lasciato il loro paesello
cantando al vento un gaio ritornello.
Il treno parte ed a ogni finestrin
ripete allegramente il soldatin:
Io ti saluto, vado in Abissinia,
cara Virginia,
ma tornerò.
Appena giunto nell’accampamento
dal Reggimento
ti scriverò.
Ti manderò dall’Africa un bel fior
che nasce sotto il ciel dell’Equator. (R.a)
Io ti saluto, vado in Abissinia,
cara Virginia,
ma tornerò!...
Col giovane soldato tutt’ardor
c’è chi sul petto ha i segni del valor,
ma vanno insieme pieni di gaiezza
cantando gli inni della giovinezza
e il vecchio fante che non può partir
rimpiange in cuore di non poter dir:
Io ti saluto, vado in Abissinia,
cara Virginia,
ma tornerò.
Appena giunto nell’accampamento
dal Reggimento
ti scriverò.
Ti manderò dall’Africa un bel fior
che nasce sotto il ciel dell’Equator. (R.a)
Io ti saluto, vado in Abissinia,
cara Virginia,
ma tornerò!...
Dall’Alpi al mare fino all’Equator
innalzeremo ovunque il Tricolor!
Io ti saluto, vado in Abissinia,
cara Virginia, ma tornerò!
II VERSIONE
Si formano inquadrati i battaglion
che van marciando verso la stazion.
Arditamente passano le schiere
dei baldi Fanti e di Camice Nere.
Il treno parte e ad ogni finestrin
ripete allegramente il soldatin.
Io ti saluto e vado in Abissinia
cara Virginia,
ma tornerò.
Appena giunto nell'accampamento
dal reggimento
ti scriverò.
Ti manderò dall'Africa un bel fior
raccolto sotto il ciel dell'equator.
Io ti saluto e vado in Abissinia
cara Virginia,
ma tornerò.
Col giovane soldato tutto ardor
c'è chi sul petto ha i segni del valor,
ma vanno insieme pieni di gaiezza
cantando gli inni della giovinezza.
Il vecchio fante che non può partir
rimpiange in cuore di non poter dir:
Io ti saluto e vado in Abissinia
cara Virginia,
ma tornerò.
Appena giunto nell'accampamento
dal reggimento
ti scriverò.
Ti manderò dall'Africa un bel fior
raccolto sotto il ciel dell'equator.
Io ti saluto e vado in Abissinia
cara Virginia,
ma tornerò.
Dall’alpi al mar fino all’ecuator
innalzeremo ovunque il tricolor.
Io ti saluto e vado in Abissinia
cara Virginia, (F.a)
ma tornerò. (F.a)
Si formano inquadrati i battaglion
che van marciando verso la stazion.
Arditamente passano le schiere
dei baldi Fanti e di Camice Nere.
Il treno parte e ad ogni finestrin
ripete allegramente il soldatin.
Io ti saluto e vado in Abissinia
cara Virginia,
ma tornerò.
Appena giunto nell'accampamento
dal reggimento
ti scriverò.
Ti manderò dall'Africa un bel fior
raccolto sotto il ciel dell'equator.
Io ti saluto e vado in Abissinia
cara Virginia,
ma tornerò.
Col giovane soldato tutto ardor
c'è chi sul petto ha i segni del valor,
ma vanno insieme pieni di gaiezza
cantando gli inni della giovinezza.
Il vecchio fante che non può partir
rimpiange in cuore di non poter dir:
Io ti saluto e vado in Abissinia
cara Virginia,
ma tornerò.
Appena giunto nell'accampamento
dal reggimento
ti scriverò.
Ti manderò dall'Africa un bel fior
raccolto sotto il ciel dell'equator.
Io ti saluto e vado in Abissinia
cara Virginia,
ma tornerò.
Dall’alpi al mar fino all’ecuator
innalzeremo ovunque il tricolor.
Io ti saluto e vado in Abissinia
cara Virginia, (F.a)
ma tornerò. (F.a)
Note
VARIANTI:R.a raccolto sotto il ciel dell'equator.
F.a ma vittorioso / ritornerò