VENTUNO APRILE
Anno: 1928
Gruppo:
Testo: Nello De LutioMusica: E. A. Mario
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Oggi si canta,
lavoratore!
La vita è santa
nel pieno fervore.
Oggi risplende
d’Italia il sole:
più lieta rende
d’Italia la prole.
Per nostro orgoglio,
per nostrra gloria,
scrive il Lavoro
la nuova storia:
spande il Lavoro
la nuova luce:
lavoratore
è nato il Duce!
Una è la Madre: Madre è la Patria.
Una è la fede nel nostro cuore…
Non canto ostile,
canto d’amore:
Ventuno Aprile,
la Patria è in fiore!
Nelle lontane
terre de l’oro
c’è l’orma immane
del nostro lavoro.
Ne l’odissea
de l’emigrante
c’era l’idea
di cose più sante:
chi costruiva
città straniere,
chi il seno apriva
delle miniere,
diceva al mondo
col suo fervore:
“Son l’italiano
Lavoratore.”.
Una è la Madre: Madre è la Patria.
Una è la fede nel nostro cuore…
Non canto ostile,
canto d’amore:
Ventuno Aprile,
la Patria è in fiore!
Oggi tessiamo
con salde mani
quel che vogliamo
pel nostro domani:
la gloria antica,
la nuova luce…
sacra fatica:
compagno ci è il Duce!
Come il soldato
combatte e muore,
combatte il nuovo
lavoratore:
e, quando cade,
sia benedetto:
cade ma all’ombra
del gagliardetto.
Una è la Madre: Madre è la Patria.
Una è la fede nel nostro cuore…
Non canto ostile,
canto d’amore:
Ventuno Aprile,
la Patria è in fiore!
lavoratore!
La vita è santa
nel pieno fervore.
Oggi risplende
d’Italia il sole:
più lieta rende
d’Italia la prole.
Per nostro orgoglio,
per nostrra gloria,
scrive il Lavoro
la nuova storia:
spande il Lavoro
la nuova luce:
lavoratore
è nato il Duce!
Una è la Madre: Madre è la Patria.
Una è la fede nel nostro cuore…
Non canto ostile,
canto d’amore:
Ventuno Aprile,
la Patria è in fiore!
Nelle lontane
terre de l’oro
c’è l’orma immane
del nostro lavoro.
Ne l’odissea
de l’emigrante
c’era l’idea
di cose più sante:
chi costruiva
città straniere,
chi il seno apriva
delle miniere,
diceva al mondo
col suo fervore:
“Son l’italiano
Lavoratore.”.
Una è la Madre: Madre è la Patria.
Una è la fede nel nostro cuore…
Non canto ostile,
canto d’amore:
Ventuno Aprile,
la Patria è in fiore!
Oggi tessiamo
con salde mani
quel che vogliamo
pel nostro domani:
la gloria antica,
la nuova luce…
sacra fatica:
compagno ci è il Duce!
Come il soldato
combatte e muore,
combatte il nuovo
lavoratore:
e, quando cade,
sia benedetto:
cade ma all’ombra
del gagliardetto.
Una è la Madre: Madre è la Patria.
Una è la fede nel nostro cuore…
Non canto ostile,
canto d’amore:
Ventuno Aprile,
la Patria è in fiore!