GLI UOMINI NON CI VOGLIONO PIÙ BENE
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Testo e musica: (Anonimo)Menu
Gli uomini non ci vogliono più bene,
perché siam come le Brigate Nere,
hanno detto che siamo da catene,
hanno detto: “Non fatevi vedere!”.
L’amore con le Ausiliarie non conviene,
meglio le donne vane e spensierate,
le donne senza sangue nelle vene,
che hanno un sacro terror delle Brigate.
Ce ne infischiamo di quei rammolliti,
noi siamo salde pur nella battaglia,
al posto lor, soldati dell’Italia.
Forza ragazze, noi le pesteremo,
non li vogliamo,
ce ne vergogniamo:
non siam le donne, noi, per gli imboscati,
a voi!
Italia bella, tu sei il primo amore
dell’Ausiliaria fior di Mussolini;
Italia di Mameli e di Mazzini,
a te offriremo i palpiti del cuore.
Ed in quest’ora del tuo gran dolore,
come ad una mamma ti starem vicine,
finché ti ridaremo i tuoi confini
e ti restituiremo le tue aurore.
O Battaglione di Camicie Nere,
Settembre è morto e tutto si rinnova,
abbiam vent’anni e l’avvenir ci ammalia.
Tutte all’assalto, verso le frontiere,
verso la gloria,
alla battaglia nuova,
col grido in gola: Italia, Italia, Italia,
a noi!
perché siam come le Brigate Nere,
hanno detto che siamo da catene,
hanno detto: “Non fatevi vedere!”.
L’amore con le Ausiliarie non conviene,
meglio le donne vane e spensierate,
le donne senza sangue nelle vene,
che hanno un sacro terror delle Brigate.
Ce ne infischiamo di quei rammolliti,
noi siamo salde pur nella battaglia,
al posto lor, soldati dell’Italia.
Forza ragazze, noi le pesteremo,
non li vogliamo,
ce ne vergogniamo:
non siam le donne, noi, per gli imboscati,
a voi!
Italia bella, tu sei il primo amore
dell’Ausiliaria fior di Mussolini;
Italia di Mameli e di Mazzini,
a te offriremo i palpiti del cuore.
Ed in quest’ora del tuo gran dolore,
come ad una mamma ti starem vicine,
finché ti ridaremo i tuoi confini
e ti restituiremo le tue aurore.
O Battaglione di Camicie Nere,
Settembre è morto e tutto si rinnova,
abbiam vent’anni e l’avvenir ci ammalia.
Tutte all’assalto, verso le frontiere,
verso la gloria,
alla battaglia nuova,
col grido in gola: Italia, Italia, Italia,
a noi!