IL DUCE GOVERNAVA
Anno: 1945
Gruppo:
Testo: (Anonimo)Musica: E. A. Mario
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Il Duce governava questo popolo d’Eroi
che l’acclamava un dì gridando: “A noi!”.
Bonificò le terre di Pontinia e di Guidonia,
Littoria, Mussolinia e poi Carbonia.
Muto di meraviglia il mondo intero
quando vide il nostro grande Impero
e l’Italiano di un dì tanto umiliato
venne da tutto il mondo rispettato;
dal cuore d’operai e contadini
un grido si levò: “Evviva Mussolini!”
Ma l’occhio del nemico vigilava ad ogni istante
per soffocare quel grido dilagante.
L’Italia fu costretta per difender la sua terra
ad attaccar la Francia e l’Inghilterra;
si vide allor l’Esercito Fascista
a fianco dell’intrepido Nazista
combattere con fede e con onore,
portando sempre e ovunque il Tricolore,
facendosi baciare dalla gloria.
Un grido si levò: “È nostra la Vittoria!”.
Si combattè con fede e si tirò sempre diritto
in vista di Alessandria d’Egitto;
ovunque si gridava: “Viva Hitler e viva il Duce!”,
il mondo risorgeva a nuova luce.
“No! – disse allor qualche traditore –
non deve avere la gloria il Tricolore,
bisogna che l’Italia sia battuta,
per provocare del Duce la caduta.”
Un giorno Mussolini fu arrestato
e il tradimento disperse ogni soldato.
L’Italia fu invasa dalle truppe americane,
francesi, inglesi, marocchine e indiane;
ma il Duce per voler dell’Italia e del Signore
ricontinuò la strada dell’Onore,
riorganizzò l’Esercito Italiano
che non fu più regio ma repubblicano
ma da un vigliacco infame e rinnegato
venne il 28 aprile 1945 assassinato:
nel mondo brilla già una nuova luce
che dice ai nostri cuor: “Rivendichiamo il Duce!”.
Italia! Italia! Italia!
che l’acclamava un dì gridando: “A noi!”.
Bonificò le terre di Pontinia e di Guidonia,
Littoria, Mussolinia e poi Carbonia.
Muto di meraviglia il mondo intero
quando vide il nostro grande Impero
e l’Italiano di un dì tanto umiliato
venne da tutto il mondo rispettato;
dal cuore d’operai e contadini
un grido si levò: “Evviva Mussolini!”
Ma l’occhio del nemico vigilava ad ogni istante
per soffocare quel grido dilagante.
L’Italia fu costretta per difender la sua terra
ad attaccar la Francia e l’Inghilterra;
si vide allor l’Esercito Fascista
a fianco dell’intrepido Nazista
combattere con fede e con onore,
portando sempre e ovunque il Tricolore,
facendosi baciare dalla gloria.
Un grido si levò: “È nostra la Vittoria!”.
Si combattè con fede e si tirò sempre diritto
in vista di Alessandria d’Egitto;
ovunque si gridava: “Viva Hitler e viva il Duce!”,
il mondo risorgeva a nuova luce.
“No! – disse allor qualche traditore –
non deve avere la gloria il Tricolore,
bisogna che l’Italia sia battuta,
per provocare del Duce la caduta.”
Un giorno Mussolini fu arrestato
e il tradimento disperse ogni soldato.
L’Italia fu invasa dalle truppe americane,
francesi, inglesi, marocchine e indiane;
ma il Duce per voler dell’Italia e del Signore
ricontinuò la strada dell’Onore,
riorganizzò l’Esercito Italiano
che non fu più regio ma repubblicano
ma da un vigliacco infame e rinnegato
venne il 28 aprile 1945 assassinato:
nel mondo brilla già una nuova luce
che dice ai nostri cuor: “Rivendichiamo il Duce!”.
Italia! Italia! Italia!