LA CANZONE DELL'AVIERE
Anno: 1933
Gruppo:
Testo: Akiba (M. R. B.)Musica: D. Beloch
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Avier tu fendi il ciel con ardimento
e volan gli uccellin a cento a cento
son sbigottiti dall'audacia forte
che sfida lo squallore della morte.
Lo sfida tra le nubi del Signori
o a lui pił presso vuol portare il cuore.
Aviere ! con che piacere
verrei con te lassł
nel cielo blu.
Il bimbo canta e manda un bacio al vento!
e mentre in cuore un sogno d'ardimento
raggiunge delle nuvole l'altezza
che tu contendi all'aquila in ebbrezza,
ti batte sulla fronte un raggio e brilla
nell'alma in pura gioia disfavilla.
Aviere ! con che piacere
verrei con te lassł
nel cielo blu.
Un giorno il Balilla novecento
anch'egli salirą tra nubi e vento
Icaro novo dell'Italia nova
d'argento l'ali stenderą alla prova.
La gloria dell'Italia al Creatore
confiderą col rombo del motore.
Aviere! con che piacere
verrei con te lassł
nel cielo blu.
e volan gli uccellin a cento a cento
son sbigottiti dall'audacia forte
che sfida lo squallore della morte.
Lo sfida tra le nubi del Signori
o a lui pił presso vuol portare il cuore.
Aviere ! con che piacere
verrei con te lassł
nel cielo blu.
Il bimbo canta e manda un bacio al vento!
e mentre in cuore un sogno d'ardimento
raggiunge delle nuvole l'altezza
che tu contendi all'aquila in ebbrezza,
ti batte sulla fronte un raggio e brilla
nell'alma in pura gioia disfavilla.
Aviere ! con che piacere
verrei con te lassł
nel cielo blu.
Un giorno il Balilla novecento
anch'egli salirą tra nubi e vento
Icaro novo dell'Italia nova
d'argento l'ali stenderą alla prova.
La gloria dell'Italia al Creatore
confiderą col rombo del motore.
Aviere! con che piacere
verrei con te lassł
nel cielo blu.