INNO DEI BALILLA
Anno: 1931
Gruppo:
Testo e musica: F. De PasqualeMenu
Noi siamo i balilla votati a la gloria
De l'Italo suolo: possente l'ardore
Nel seno divampa, possente l'amore,
Raggiante la speme, sicura la fe'.
Noi siam sorti per la difesa
De la Patria che ci è vita
Noi siamo l'onta, mai subita,
Non scagliamo il sasso invan.
Siam tutti concordi, slam tutti una gioia;
Nessuno è codardo, nessun si nasconde,
Al nome d' Italia, fin oltre le sponde,
L'ardir de' malvagi siam pronti a schiacciar.
Noi siam vivi, noi vegliamo
Col vigor di nostra etate,
Noi siam figli de la State
Che giammai tramonterà.
II nome d'Italia è sempre qual era,
Qual era rivive la forza di Roma,
Degeneri figli nessuno ci noma,
Vigliacchi nessuno giammai ci chiamò.
Forza il braccio, forza il piede,
Forza il genio che c' inonda,
Che sul suolo, che su l' onda
Mostra ardente il gran valor.
Nessuno ci offenda ! Sul core che vibra
Di giovane lena, l'offesa si fiacca
E vile s'annega, inutil caracca
Che tenta solcare nel nostro vigor.
Per noi morte è sempre vita,
È una vita senza morte,
la vita del più forte
Che s' afforza nel perir.
Cessate ribaldi ! La vostra menzogna
Vacilla nel greto. Il passo è assai lento,
La gamba tremante, il piede è sgomento,
Il pie che non muta due passi dal suol.
Noi marciamo, noi voliamo
Pieni d' ira incontro ai felli,
Noi picchiamo coi martelli
Di gagliarda gioventù.
De l'Italo suolo: possente l'ardore
Nel seno divampa, possente l'amore,
Raggiante la speme, sicura la fe'.
Noi siam sorti per la difesa
De la Patria che ci è vita
Noi siamo l'onta, mai subita,
Non scagliamo il sasso invan.
Siam tutti concordi, slam tutti una gioia;
Nessuno è codardo, nessun si nasconde,
Al nome d' Italia, fin oltre le sponde,
L'ardir de' malvagi siam pronti a schiacciar.
Noi siam vivi, noi vegliamo
Col vigor di nostra etate,
Noi siam figli de la State
Che giammai tramonterà.
II nome d'Italia è sempre qual era,
Qual era rivive la forza di Roma,
Degeneri figli nessuno ci noma,
Vigliacchi nessuno giammai ci chiamò.
Forza il braccio, forza il piede,
Forza il genio che c' inonda,
Che sul suolo, che su l' onda
Mostra ardente il gran valor.
Nessuno ci offenda ! Sul core che vibra
Di giovane lena, l'offesa si fiacca
E vile s'annega, inutil caracca
Che tenta solcare nel nostro vigor.
Per noi morte è sempre vita,
È una vita senza morte,
la vita del più forte
Che s' afforza nel perir.
Cessate ribaldi ! La vostra menzogna
Vacilla nel greto. Il passo è assai lento,
La gamba tremante, il piede è sgomento,
Il pie che non muta due passi dal suol.
Noi marciamo, noi voliamo
Pieni d' ira incontro ai felli,
Noi picchiamo coi martelli
Di gagliarda gioventù.