CROCEROSSINA
Anno: 1941
Gruppo:
Testo e musica: Ada MesturinoMenu
Disteso sul lettuccio
d'un piccolo ospedale
un povero soldato
aveva tanto male.
La fronte aveva fasciata
e nel delirio ognora
la sua mamma adorata
egli chiamava ancora.
Una fatina, un angel bianco
vegliava sul suo capo stanco, sorridendo ognor.
Un'altra mamma, buona e affettuosa
era quel bocciolo di rosa, quel fiore d'amor.
China sul letto bianco
quella crocerossina
giovane, dolce, bionda,
pareva una bambina.
Dovunque ella passasse
ravvolta nel suo velo
portava la speranza
nei suoi occhi di cielo.
Una fatina, un angel bianco
vegliava sul suo capo stanco, sorridendo ognor.
Un'altra mamma, buona e affettuosa
era quel bocciolo di rosa, quel fiore d'amor.
Un giorno più non venne,
il soldatin l'attese,
ella era già distante,
in un lontan paese.
Pensando al suo bel viso,
agli occhi suoi di cielo,
ed al suo lungo velo
egli canta cosi:
O mia fatina, o angel bianco,
non vegli più sul capo stanco, sorridendo ognor.
O dolce mamma, buona e affettuosa,
o fresco bocciolo di rosa, o fiore d'amor!
Fatina vagabonda,
fatina, ove sei tu?
Io sogno il tuo sorriso,
che non vedrò mai più.
d'un piccolo ospedale
un povero soldato
aveva tanto male.
La fronte aveva fasciata
e nel delirio ognora
la sua mamma adorata
egli chiamava ancora.
Una fatina, un angel bianco
vegliava sul suo capo stanco, sorridendo ognor.
Un'altra mamma, buona e affettuosa
era quel bocciolo di rosa, quel fiore d'amor.
China sul letto bianco
quella crocerossina
giovane, dolce, bionda,
pareva una bambina.
Dovunque ella passasse
ravvolta nel suo velo
portava la speranza
nei suoi occhi di cielo.
Una fatina, un angel bianco
vegliava sul suo capo stanco, sorridendo ognor.
Un'altra mamma, buona e affettuosa
era quel bocciolo di rosa, quel fiore d'amor.
Un giorno più non venne,
il soldatin l'attese,
ella era già distante,
in un lontan paese.
Pensando al suo bel viso,
agli occhi suoi di cielo,
ed al suo lungo velo
egli canta cosi:
O mia fatina, o angel bianco,
non vegli più sul capo stanco, sorridendo ognor.
O dolce mamma, buona e affettuosa,
o fresco bocciolo di rosa, o fiore d'amor!
Fatina vagabonda,
fatina, ove sei tu?
Io sogno il tuo sorriso,
che non vedrò mai più.