LETTERA DI UN PRIGIONIERO ALLA SUA FAMIGLIA
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Testo: Paolo CaprioloMusica: (Anonimo)
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Pur anche il mio amore è partito per il fronte,
Con coraggio e ardimento, a raggiunger l'aspro monte,
M'ha detto : « Cara sposa e miei cari genitori,
Io in guerra devo andar, spero di ritornar ».
Laggiù in quella casa mi sono innamorato,
E' laggiù in quella Chiesa dove l'ho spogato,
Ed ora non so più dove se n'è andato,
S'è prigioniero, oppur se l'anima è in ciel.
E dopo due mesi seppi la gran notizia,
Cadde ferito nel fragore della mischia.
« Se torno, cara Nina, torno da vincitore,
Se non torno più, arrivederci in ciel
Cadendo prigioniero in mano del nemico.
Tutto insanguinato perché era ferito
E del mio cuor contento e sempre ardito
Sperando un dì baciar l'amor fedel.
O madri italiane pregate tutte quante,
Pregate tutte quante per i figli alleati.
Se vittoria porteremo contro il nemico audace
Il cannone tacerà e la pace si farà.
Con coraggio e ardimento, a raggiunger l'aspro monte,
M'ha detto : « Cara sposa e miei cari genitori,
Io in guerra devo andar, spero di ritornar ».
Laggiù in quella casa mi sono innamorato,
E' laggiù in quella Chiesa dove l'ho spogato,
Ed ora non so più dove se n'è andato,
S'è prigioniero, oppur se l'anima è in ciel.
E dopo due mesi seppi la gran notizia,
Cadde ferito nel fragore della mischia.
« Se torno, cara Nina, torno da vincitore,
Se non torno più, arrivederci in ciel
Cadendo prigioniero in mano del nemico.
Tutto insanguinato perché era ferito
E del mio cuor contento e sempre ardito
Sperando un dì baciar l'amor fedel.
O madri italiane pregate tutte quante,
Pregate tutte quante per i figli alleati.
Se vittoria porteremo contro il nemico audace
Il cannone tacerà e la pace si farà.