GLI ORRORI DELLA GUERRA EUROPEA
Anno: 1914
Gruppo:
Testo: Domenico ScotuzziMusica: (Anonimo)
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Mentre ferve la guerra crudele
ed ovunque ancor romba il cannone
noi sentiamo una gran compassione
pei caduti nel truce duell.
Compiangiamo i congiunti dei forti
che lasciaron la vita innocenti
là sui campi in conflitti cruenti
che i civili non san compatir.
Sotto Liegi nel Belgio e sul Reno
son periti a migliaia i soldati
dai fucili e cannon fulminati
e un orribil macel si compì
Là nei Vosgi, in Alsazia e in Lorena
fra i tedeschi e le truppe alleate
queste lotte si son replicate
e la vittoria alla morte toccò.
E la Serbia con l'Austria ancor pugna
senza tregua e nessuna pietade,
e il Cosacco la Prussia ne invade
dall'oriente e qual freccia sen va.
Va abbattendo qual carro falcato
ogni ostacol che intralcia il cammino
e il nemico fuggente e tapino
e che muore o si dà prigionier.
Il Montenegro pur pigna e bombarda
con fragor gli Austriaci porti
e coi Serbi han giurato quei forti
di domar l'Imperiale poter.
Non pensando alle mogli nè ai figli
lor si spingon furenti in battaglia
mentre romba il cannone a mitraglia
messaggero di morte e d'orror.
E le navi Francesi e Brittane
coi navigli del grande Giappone
prendon parte alla fiera tenzone
e minacciose lor solcano i mar.
Dan la caccia alle navi nemiche
e le colano a fondo sventrate,
e quell'onde spumanti e arrossate
son la tomba di tanti meschin.
Noi speriam che il consorzio civile
ponga fine al duello inumano
e la Pace l'invita sua mano
freni gli odi e le stolte ambizion.
E sul mondo risplendi quel Sole
che fecondi un felice avvenire
e che ognun possa alfin benedire
chi d'Eguaglianza fu araldo e dettò.
ed ovunque ancor romba il cannone
noi sentiamo una gran compassione
pei caduti nel truce duell.
Compiangiamo i congiunti dei forti
che lasciaron la vita innocenti
là sui campi in conflitti cruenti
che i civili non san compatir.
Sotto Liegi nel Belgio e sul Reno
son periti a migliaia i soldati
dai fucili e cannon fulminati
e un orribil macel si compì
Là nei Vosgi, in Alsazia e in Lorena
fra i tedeschi e le truppe alleate
queste lotte si son replicate
e la vittoria alla morte toccò.
E la Serbia con l'Austria ancor pugna
senza tregua e nessuna pietade,
e il Cosacco la Prussia ne invade
dall'oriente e qual freccia sen va.
Va abbattendo qual carro falcato
ogni ostacol che intralcia il cammino
e il nemico fuggente e tapino
e che muore o si dà prigionier.
Il Montenegro pur pigna e bombarda
con fragor gli Austriaci porti
e coi Serbi han giurato quei forti
di domar l'Imperiale poter.
Non pensando alle mogli nè ai figli
lor si spingon furenti in battaglia
mentre romba il cannone a mitraglia
messaggero di morte e d'orror.
E le navi Francesi e Brittane
coi navigli del grande Giappone
prendon parte alla fiera tenzone
e minacciose lor solcano i mar.
Dan la caccia alle navi nemiche
e le colano a fondo sventrate,
e quell'onde spumanti e arrossate
son la tomba di tanti meschin.
Noi speriam che il consorzio civile
ponga fine al duello inumano
e la Pace l'invita sua mano
freni gli odi e le stolte ambizion.
E sul mondo risplendi quel Sole
che fecondi un felice avvenire
e che ognun possa alfin benedire
chi d'Eguaglianza fu araldo e dettò.