LA CANZONE DEL FANTE DELL' 11° FANTERIA (Diana)
Anno: 1924
Gruppo:
Testo: Angelo PaesaniMusica: Arturo Diana
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Siam diretti discendenti
di chi vinse ogni battaglia
dall'Assietta alla Sernaglia
agli eventi a se domò.
Siam gli eredi della gloria
conquistata a San Martino,
siamo quei che al beduino
la vittoria un dì strappo.
Siamo noi fanti di Casale,
dell'undecimo glorioso,
sempre. ovunque vittorioso
per l'Italia e per suo Re.
Noi siamo la schiera che sol sa vittoria,
la nostra bandiera non sa che la gloria,
la nostra bandiera non sa che la gloria
conquisa col sangue dei suoi difensor.
Dall'Isonzo che discende
verso il mare a nostra gente,
nella notte di risente
elevarsi un inno al ciel:
Se pei Gialli del Calvario,
di Gorizia, di Podgora
un bel dì tornasse l'ora
di combatter con onor,
con indomita fierezza
l'undicesimo all'assalto
balzarebbe dallo spalto
per l'Italia e per suo Re.
Noi siamo la schiera che sol sa vittoria,
la nostra bandiera non sa che la gloria,
la nostra bandiera non sa che la gloria
conquisa col sangue dei suoi difensor.
O bandiera benedetta
che la mamma a noi rammenti
che l'Italia rappresenti
coi tuoi vividi color;
per la gloria tua trascorsa,
per gli eroi che ti han portata
tutta al vento dispiegata
sopra i campi dell'onor,
promettiam santa Bandiera
che se un di dovremo agire
saprem vincere o morire
per l'Italia e per suo Re.
Noi siamo la schiera che sol sa vittoria,
la nostra bandiera non sa che la gloria,
la nostra bandiera non sa che la gloria
conquisa col sangue dei suoi difensor.
di chi vinse ogni battaglia
dall'Assietta alla Sernaglia
agli eventi a se domò.
Siam gli eredi della gloria
conquistata a San Martino,
siamo quei che al beduino
la vittoria un dì strappo.
Siamo noi fanti di Casale,
dell'undecimo glorioso,
sempre. ovunque vittorioso
per l'Italia e per suo Re.
Noi siamo la schiera che sol sa vittoria,
la nostra bandiera non sa che la gloria,
la nostra bandiera non sa che la gloria
conquisa col sangue dei suoi difensor.
Dall'Isonzo che discende
verso il mare a nostra gente,
nella notte di risente
elevarsi un inno al ciel:
Se pei Gialli del Calvario,
di Gorizia, di Podgora
un bel dì tornasse l'ora
di combatter con onor,
con indomita fierezza
l'undicesimo all'assalto
balzarebbe dallo spalto
per l'Italia e per suo Re.
Noi siamo la schiera che sol sa vittoria,
la nostra bandiera non sa che la gloria,
la nostra bandiera non sa che la gloria
conquisa col sangue dei suoi difensor.
O bandiera benedetta
che la mamma a noi rammenti
che l'Italia rappresenti
coi tuoi vividi color;
per la gloria tua trascorsa,
per gli eroi che ti han portata
tutta al vento dispiegata
sopra i campi dell'onor,
promettiam santa Bandiera
che se un di dovremo agire
saprem vincere o morire
per l'Italia e per suo Re.
Noi siamo la schiera che sol sa vittoria,
la nostra bandiera non sa che la gloria,
la nostra bandiera non sa che la gloria
conquisa col sangue dei suoi difensor.