INNO ALLA BANDIERA DEL 36° FANTERIA
Anno: 1906
Gruppo:
Testo: Mario De MeoMusica: (Anonimo)
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Su i campi fecondi di vene'a terra
Dinanzi alla stesa del siculo mar
Corresti esultante al gridi di guerra,
Al ve:.to spiedata corresti a pugnar.
Te in testa alle schiero, te prima al cimenta
Il fuoco tremendo fermar non potè,
Gloriosa Bandiera! Il tuo Reggimento
Quel giorno la. messe di gloria mietè.
Tu nel rosso portavi l'ardore - che infiammava quei giovani petti;
Il tuo banco diceva l'onore - di quei patti dai quali siam stretti;
E nel verde tuo terzo color - la speranza che vive nei cuor.
Seguendoti lieti i baldi soldati,
Qual fiume irruente che ostacol non sa,
Cacciaror tiranni e principi odiati,
Col sangue compraron la tua libertà
Passato il servaggio, sul cielo alpino
Ridesti, o Bandiera, dai vivi color;
Fosti arra di pace al popol latino,
Fosti arra di pace, di fede e di amor.
Tu nel rosso portavi l'ardore - che infiammava quei giovani petti;
Il tuo banco diceva l'onore - di quei patti dai quali siam stretti;
E nel verde tuo terzo color - la speranza che vive nei cuor.
A te che vedesti una triste giornala
D' epiche lotte, e gioie e dolor,
La Patria, redenta alfine, fu grata,
Ti diede una bronzea medaglia al valor.
A ben nobil prova tu or sei chiamata,
I nuovi soldati s'inspirano in te,
Che simbolo sei della Patria salvata
Per opra del popolo unito al Gran Re.
Tu nel rosso portavi l'ardore - che infiammava quei giovani petti;
Il tuo banco diceva l'onore - di quei patti dai quali siam stretti;
E nel verde tuo terzo color - la speranza che vive nei cuor.
Dinanzi alla stesa del siculo mar
Corresti esultante al gridi di guerra,
Al ve:.to spiedata corresti a pugnar.
Te in testa alle schiero, te prima al cimenta
Il fuoco tremendo fermar non potè,
Gloriosa Bandiera! Il tuo Reggimento
Quel giorno la. messe di gloria mietè.
Tu nel rosso portavi l'ardore - che infiammava quei giovani petti;
Il tuo banco diceva l'onore - di quei patti dai quali siam stretti;
E nel verde tuo terzo color - la speranza che vive nei cuor.
Seguendoti lieti i baldi soldati,
Qual fiume irruente che ostacol non sa,
Cacciaror tiranni e principi odiati,
Col sangue compraron la tua libertà
Passato il servaggio, sul cielo alpino
Ridesti, o Bandiera, dai vivi color;
Fosti arra di pace al popol latino,
Fosti arra di pace, di fede e di amor.
Tu nel rosso portavi l'ardore - che infiammava quei giovani petti;
Il tuo banco diceva l'onore - di quei patti dai quali siam stretti;
E nel verde tuo terzo color - la speranza che vive nei cuor.
A te che vedesti una triste giornala
D' epiche lotte, e gioie e dolor,
La Patria, redenta alfine, fu grata,
Ti diede una bronzea medaglia al valor.
A ben nobil prova tu or sei chiamata,
I nuovi soldati s'inspirano in te,
Che simbolo sei della Patria salvata
Per opra del popolo unito al Gran Re.
Tu nel rosso portavi l'ardore - che infiammava quei giovani petti;
Il tuo banco diceva l'onore - di quei patti dai quali siam stretti;
E nel verde tuo terzo color - la speranza che vive nei cuor.