TARANTELLA DEI TIRATORI SCELTI
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Testo e musica: (Anonimo)Menu
Ascoltalo amici cari
Sia Lorgnesi o militari,
Voglio dirvi la maniera
Della militar carriera.
Questa vita assai penosa
Anzi più che dolorosa,
Voglio dirvi addirittura
Ch'é una vita troppo dura !
Se si parla un po' alterati
Si vien tosto consegnati.
Applicando al mio detto
E' un gran freno maledetto,
Ascoltate a orecchio dritto
Cosa passan per il vitto:
La mattina dan la pasta
Qualche volta pure guasta
Riso cotto acciò ben cresca
Con il brodo d'acqua fresca.
Pane nero poco cotto
Altre volte fin biscotto
Per l'intera settimana
Si va bere alla fontana
Se vi parlo del dormire
h vi é troppo da soffrire;
Nel quartier non c'é male
Pur il sonno ha poco sale
Sul pagliaccio agglomerato
Che ti punge da ogni lato.
Per il campo d' istruzione
Non si trova alcun paglione
Li si dorme su la paglia
Cosi il posto non si sbaglia
E la paga giornaliera
E' due soldi o non intera.
La gran paga che si tira
Cinque giorni mezza lira
Come dunque si può fare
Aver tutto da comprare!
Coton, olio, lustro e grasso
Con il resto si va a spasso.
Se da casa nulla viene
Si sta in mezzo a guai e pene,
Con la tasca sempre asciutta
E' una vita troppo brutta.
La mattina giù dal letto
E' un disturbo maledetto
Fanno un mondo d'istruzione
Ed un mare di passione
Al gran caldo dell'estate
Zaino in spalla e passeggiate.
Al ritorno danno il vino
Pure meno di un quintino
Se qualcuno a me non crede
Quando é là ben la vede.
La vi sta una compagnia
Dei soldati in fanteria
Chi a sedere, chi sdraiati
Chi languenti e chi malati.
Al quartier appena giunti
Li vent' uomi sien pronti
Chi alla guardia , chi al corvè
Il riposo mai non c'é.
La domenica al mattino
La rivista del bottino,
Del cappotto e del chepino
La giberna e centurino,
Del fucile e l'armamenti
E di tutti i fornimenti:
AL comando dell'attenti
Cessan tutti i movimenti;
Se qualcuno fa uno sbaglio
E punito arme e bagaglio
La consegna e la prigione
Pel coscritto é una passione.
Gli anzian non tiro in ballo
Perché ci han già fatto il callo.
L'altra cosa che rovina
E' la troppa disciplina
Ma convien pigliarla in pancia
Per non farsi dar la mancia
E per tutti voi coscritti
Ne sarete bell'e fritti
Se al principio di carriera
Non avrete gran maniera.
Sempre pronti alle chiamate
Senza dar delle sbirciate
Sempre lesti ed impalati
Con i vostri graduati
Cosi solo e con piacere
Il sergente ed il furiere
L'ufficiale il Capitano
Vi ameranno tutto l'anno,
Or vedete amici cari
Tutti quanti i giorni amari
Che gli toccano al soldato
Prima d'esser congeda o
Ma con grande sofferenza
Ben armato di pazienza
Spunta l'alba di quel giorno
Che a casa fa ritorna
Ripigliando con piacere
Il lasciato suo mestiere.
Sia Lorgnesi o militari,
Voglio dirvi la maniera
Della militar carriera.
Questa vita assai penosa
Anzi più che dolorosa,
Voglio dirvi addirittura
Ch'é una vita troppo dura !
Se si parla un po' alterati
Si vien tosto consegnati.
Applicando al mio detto
E' un gran freno maledetto,
Ascoltate a orecchio dritto
Cosa passan per il vitto:
La mattina dan la pasta
Qualche volta pure guasta
Riso cotto acciò ben cresca
Con il brodo d'acqua fresca.
Pane nero poco cotto
Altre volte fin biscotto
Per l'intera settimana
Si va bere alla fontana
Se vi parlo del dormire
h vi é troppo da soffrire;
Nel quartier non c'é male
Pur il sonno ha poco sale
Sul pagliaccio agglomerato
Che ti punge da ogni lato.
Per il campo d' istruzione
Non si trova alcun paglione
Li si dorme su la paglia
Cosi il posto non si sbaglia
E la paga giornaliera
E' due soldi o non intera.
La gran paga che si tira
Cinque giorni mezza lira
Come dunque si può fare
Aver tutto da comprare!
Coton, olio, lustro e grasso
Con il resto si va a spasso.
Se da casa nulla viene
Si sta in mezzo a guai e pene,
Con la tasca sempre asciutta
E' una vita troppo brutta.
La mattina giù dal letto
E' un disturbo maledetto
Fanno un mondo d'istruzione
Ed un mare di passione
Al gran caldo dell'estate
Zaino in spalla e passeggiate.
Al ritorno danno il vino
Pure meno di un quintino
Se qualcuno a me non crede
Quando é là ben la vede.
La vi sta una compagnia
Dei soldati in fanteria
Chi a sedere, chi sdraiati
Chi languenti e chi malati.
Al quartier appena giunti
Li vent' uomi sien pronti
Chi alla guardia , chi al corvè
Il riposo mai non c'é.
La domenica al mattino
La rivista del bottino,
Del cappotto e del chepino
La giberna e centurino,
Del fucile e l'armamenti
E di tutti i fornimenti:
AL comando dell'attenti
Cessan tutti i movimenti;
Se qualcuno fa uno sbaglio
E punito arme e bagaglio
La consegna e la prigione
Pel coscritto é una passione.
Gli anzian non tiro in ballo
Perché ci han già fatto il callo.
L'altra cosa che rovina
E' la troppa disciplina
Ma convien pigliarla in pancia
Per non farsi dar la mancia
E per tutti voi coscritti
Ne sarete bell'e fritti
Se al principio di carriera
Non avrete gran maniera.
Sempre pronti alle chiamate
Senza dar delle sbirciate
Sempre lesti ed impalati
Con i vostri graduati
Cosi solo e con piacere
Il sergente ed il furiere
L'ufficiale il Capitano
Vi ameranno tutto l'anno,
Or vedete amici cari
Tutti quanti i giorni amari
Che gli toccano al soldato
Prima d'esser congeda o
Ma con grande sofferenza
Ben armato di pazienza
Spunta l'alba di quel giorno
Che a casa fa ritorna
Ripigliando con piacere
Il lasciato suo mestiere.