LA CANZONE DEL FANTACCINO
Anno: 1916
Gruppo:
Testo: Titaniu GlobiMusica: (Anonimo)
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Fantaccini noi siam coraggiosi
Nè procelle e nemici temiamo,
Là sul monte e sul pian combattiamo
Nel gran nome della Libertà.
Per redimer le terre usurpate
Siam votati al più sacro dovere,
Non più genti codarde, straniere
Strazieranno l' Italico suol.
Su colline o per aspri sentieri
Incalziamo col grido : Savoia !
L'inumano soldato del Boia
Che i fratelli irredenti oltraggiò.
Questa terra, baciata dal sole,
Che per l'aria un profumo si spande,
Star soggetta alle opre nefande
Più non deve, del reprobo Sir !
I soldati del truce monarca
Fautor d'ogni scena più ria,
Stan provando cos' è Fanteria
Stirpa sol di Romane virtù.
Sull'Isonzo, in Trentino e sul Carso
Non ha tregua un' istante la spada,
Per far nostra la nostra contrada
Coraggiosi noi stiamo a pugnar.
Fanteria, lo stuolo gagliardo,
Che giammai disconosce il dovere,
Sta fugando le austriache schiere
Dal Tonale, Carinzia e dal Mar.
L'Italiano soldato, orgoglioso
De' suoi dritti, audace s'avanza
Dalla fede animato e costanza....
Umiliare gli Asburgo dovrà !
Trema dunque, o Vegliardo spietato,
Il tuo Regno è già pronto a fallire,
Più non giovan le perfide ire
he sul popol lanciasti, o crudel.
L'ultim' ora è suonata, o dannato ;
Scontar devi dolor per dolore,
Noi intanto con gioia ed amore
Gridiam - Viva l'Italia ed il Re
Nè procelle e nemici temiamo,
Là sul monte e sul pian combattiamo
Nel gran nome della Libertà.
Per redimer le terre usurpate
Siam votati al più sacro dovere,
Non più genti codarde, straniere
Strazieranno l' Italico suol.
Su colline o per aspri sentieri
Incalziamo col grido : Savoia !
L'inumano soldato del Boia
Che i fratelli irredenti oltraggiò.
Questa terra, baciata dal sole,
Che per l'aria un profumo si spande,
Star soggetta alle opre nefande
Più non deve, del reprobo Sir !
I soldati del truce monarca
Fautor d'ogni scena più ria,
Stan provando cos' è Fanteria
Stirpa sol di Romane virtù.
Sull'Isonzo, in Trentino e sul Carso
Non ha tregua un' istante la spada,
Per far nostra la nostra contrada
Coraggiosi noi stiamo a pugnar.
Fanteria, lo stuolo gagliardo,
Che giammai disconosce il dovere,
Sta fugando le austriache schiere
Dal Tonale, Carinzia e dal Mar.
L'Italiano soldato, orgoglioso
De' suoi dritti, audace s'avanza
Dalla fede animato e costanza....
Umiliare gli Asburgo dovrà !
Trema dunque, o Vegliardo spietato,
Il tuo Regno è già pronto a fallire,
Più non giovan le perfide ire
he sul popol lanciasti, o crudel.
L'ultim' ora è suonata, o dannato ;
Scontar devi dolor per dolore,
Noi intanto con gioia ed amore
Gridiam - Viva l'Italia ed il Re