LA RISCOSSA
Anno: 1878
Gruppo:
Testo: Luigi ScarselliMusica: Luigi Scarselli
T. Cantoni U. Franceschi
Menu
Italiani, sull'infida Sprea
Delle genti si mercan le sorti,
E " l'Italia č la terra dei morti "
Se non torna a brandir un acciar!
Quando fine ai ben lunghi lamenti
Noi porrem della Bella Istriana
E dell'altra Sorella Montana
Serve ancora tra l'alpi ed il mar? ! .
All'armi, Italiani!
Serriamoci in schiere!
S'innalzino al cielo
Le invitte bandiere,
E un grido di guerra
Riscuota l'etą!
Pił non siamo i Vincenti di Goito,
Di Palestro e di Santo Martino,
Ma codardi di sangue latino
Che il valore cangiammo in viltą;
Se gl'indugi non rompono l'armi,
Se non cessa l'imbelle sperare,
Se non torna il cannone a tonare
Per le nostre irredente cittą!
All'armi, Italiani!
Serriamoci in schiere!
E ' saggio l'ardire,
E ' stolto il temere,
E morto é chi vive
Se core non ha!
Tu, progenio di re battaglieri,
Primo snuda quel brando redato,
Per il sangue a Custoza versato
Quando l'ira dovette tacer.
Tu, canuto Lion di Caprera,
Abbandona il tuo scoglio romito,
Manda ancor una volta un ruggito,
Sorgeranno dovunque guerrieri
All'armi, Italiani!
Serriamoci in schiere!
E s'aspro e nevoso
Dell'Alpi č il sentiero.
Pił bella č l'Italia
Veduta di lą!
Presto il corso affrettate Italiani,
Che di nembi si cuopre borča,
Se si sciolgono, ingrossa la Sprea,
Volge il corso per Adria intorbar,
E voi pur Tirolesi e Istriani
Intonando le vostre canzoni
Ribellatevi, o schiavi, ai padroni
Or fia tempo, bisogna pugnar!
All'armi, Italiani
Serriamoci in schiere
Rintruonin per l'aere
Le trombe guerriere
E il nostro Savoia
Disperda gli urrą!
E gią parmi di udire il cannone
Rimbombar come i nostri vulcani,
Scalpitar i cavalli italiani,
E odorando ia zuffa nitrir:
E veder le piumate falangi,
Per lo Stelvio, Adelsberger e Tonale,
Inseguir come avessero l'ale,
L'orde astrette dal foco a fuggir.
All'armi, Italiani!
Serriamoci in schiere
Son l'Alpi perdio!
Le nostre frontiere;
E il ferro italiano
Spugnar le saprą!
Vedo gią del Mercante Britanno,
Per l'oceano l'immane galere,
E di Francia le libere schiere
Vendicar il fatale Sedan,
Ridestarsi, infuriare il Polacco
E lo Slavo tradito e il Rumeno,
Concigliarsi col Trace l'Elleno,
Contro ai Cesari unitisi invan.
All'armi, Italiani!
Serriamoci in schiere!
Se l'Alpi non sono
Le nostre frontiere;
A farle tracciare
A Vienna s'andrą!
Delle genti si mercan le sorti,
E " l'Italia č la terra dei morti "
Se non torna a brandir un acciar!
Quando fine ai ben lunghi lamenti
Noi porrem della Bella Istriana
E dell'altra Sorella Montana
Serve ancora tra l'alpi ed il mar? ! .
All'armi, Italiani!
Serriamoci in schiere!
S'innalzino al cielo
Le invitte bandiere,
E un grido di guerra
Riscuota l'etą!
Pił non siamo i Vincenti di Goito,
Di Palestro e di Santo Martino,
Ma codardi di sangue latino
Che il valore cangiammo in viltą;
Se gl'indugi non rompono l'armi,
Se non cessa l'imbelle sperare,
Se non torna il cannone a tonare
Per le nostre irredente cittą!
All'armi, Italiani!
Serriamoci in schiere!
E ' saggio l'ardire,
E ' stolto il temere,
E morto é chi vive
Se core non ha!
Tu, progenio di re battaglieri,
Primo snuda quel brando redato,
Per il sangue a Custoza versato
Quando l'ira dovette tacer.
Tu, canuto Lion di Caprera,
Abbandona il tuo scoglio romito,
Manda ancor una volta un ruggito,
Sorgeranno dovunque guerrieri
All'armi, Italiani!
Serriamoci in schiere!
E s'aspro e nevoso
Dell'Alpi č il sentiero.
Pił bella č l'Italia
Veduta di lą!
Presto il corso affrettate Italiani,
Che di nembi si cuopre borča,
Se si sciolgono, ingrossa la Sprea,
Volge il corso per Adria intorbar,
E voi pur Tirolesi e Istriani
Intonando le vostre canzoni
Ribellatevi, o schiavi, ai padroni
Or fia tempo, bisogna pugnar!
All'armi, Italiani
Serriamoci in schiere
Rintruonin per l'aere
Le trombe guerriere
E il nostro Savoia
Disperda gli urrą!
E gią parmi di udire il cannone
Rimbombar come i nostri vulcani,
Scalpitar i cavalli italiani,
E odorando ia zuffa nitrir:
E veder le piumate falangi,
Per lo Stelvio, Adelsberger e Tonale,
Inseguir come avessero l'ale,
L'orde astrette dal foco a fuggir.
All'armi, Italiani!
Serriamoci in schiere
Son l'Alpi perdio!
Le nostre frontiere;
E il ferro italiano
Spugnar le saprą!
Vedo gią del Mercante Britanno,
Per l'oceano l'immane galere,
E di Francia le libere schiere
Vendicar il fatale Sedan,
Ridestarsi, infuriare il Polacco
E lo Slavo tradito e il Rumeno,
Concigliarsi col Trace l'Elleno,
Contro ai Cesari unitisi invan.
All'armi, Italiani!
Serriamoci in schiere!
Se l'Alpi non sono
Le nostre frontiere;
A farle tracciare
A Vienna s'andrą!