Canzoni

SANTA LUCIA

Anno: 1849

Gruppo:

Testo e musica: Teodoro Cottrau

Menu


I VERSIONE (IN NAPOLETANO)

Comme se frícceca
la luna chiena!
lo mare ride,
ll'aria è serena...

Vuje che facite
'mmiezo a la via?
Santa Lucia,
Santa Lucia!


Stu viento frisco
fa risciatare:
chi vo' spassarse
jenno pe mmare?

È pronta e lesta
la varca mia
Santa Lucia,
Santa Lucia!


La tènna è posta
pe fa' 'na cena;
e quanno stace
la panza chiena

non c'è la mínema
melanconia.
Santa Lucia,
Santa Lucia!
VERSIONE UFFICIALE (IN ITALIANO)

Sul mare luccica
l'astro d'argento;
placida è l'onda,
prospero il vento.

Venite all'agile
barchetta mia!
Santa Lucia,
Santa Lucia!


Con questo zeffiro
così soave
oh com'è bello
star sulla nave!

Su passaggeri,
venite via!
Santa Lucia,
Santa Lucia!


In fra le tende
bandir la cena
in una sera
così serena

chi non dimanda,
chi non desia?
Santa Lucia,
Santa Lucia!

Note

Santa Lucia è una canzone napoletana pubblicata originariamente col titolo di "barcarola" a Napoli nel 1849.
Fu la prima canzone napoletana tradotta in Italiano. La tradusse lo stesso autore durante la prima fase del Risorgimento. I versi del brano celebrano il pittoresco aspetto del rione marinaro di Santa Lucia, sul golfo di Napoli, cantato da un barcaiolo che invita a fare un giro sulla sua barca, per meglio godere il fresco della sera. La canzone divenne immediatamente un successo nazionale, ma fu tale il suo trionfo che fu proiettata a livello internazionale ed è eseguita in tutti i repertori di musica italiana interpretati al mondo dai migliori cantanti, sia lirici che leggeri.
Negli Stati Uniti la prima edizione tradotta in inglese fu quella di Thomas Oliphant, pubblicata a Baltimora da M. McCaffrey, ma la versione definitiva e maggiormente diffusa dal ‘900 è quella registrata agli inizi del XX secolo dal grande cantante lirico napoletano Enrico Caruso. Sempre oltreoceano fra gli artisti che si sono cimentati col brano c'è Elvis Presley, che nel 1965 la inserì nell'album Elvis for Everyone.
Nei paesi scandinavi Santa Lucia è famosissima, e, con un testo differente, viene intonata durante la festa di santa Lucia, che nel nord Europa era celebrata nel solstizio d’inverno, durante il quale la tradizione vuole che la santa viaggi attraverso ogni città e paese per portare doni e dolci ai bambini ed annunciare il prossimo avvento della luce che prende il sopravvento sull'oscurità. La versione più celebre fra quelle scandinave è certamente quella svedese, intitolata Luciasången o Sankta Lucia, ljusklara hägring.
In Boemia e Slovacchia è molto famosa una traduzione intitolata Krásná je Neapol, incisa da Waldemar Matuška